In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il CNEL, in collaborazione con CONFAPI, ha promosso il convegno “Ripartiamo dai Diritti”. Il presidente Molea ha portato l’esperienza del Terzo Settore come buona pratica

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il CNEL, in collaborazione con CONFAPI, ha promosso il convegno “Ripartiamo dai Diritti”. Tutti concordi che non bastano le leggi a tutelare la parità e la lotta alla violenza ma servono educazione, cultura di parità, spazio. A iniziare dal lavoro. A dirlo, è stato il presidente di AiCS e di Fictus, Bruno Molea, chiamato a intervenire sul tema come rappresentante del Terzo Settore.

Lo sport – ha detto – è per eccellenza uno strumento inclusivo. Eppure, è macchiato spesso da sessismo. La carriera di una donna nello sport non si sviluppa ugualmente a quella di un uomo perché, ad un certo punto, viene interrotta a causa di limiti familiari. Nel mondo dello sport solo una donna su tre ricopre un ruolo dirigenziale e questo rapporto cala significativamente quanto più ci si avvicina ai vertici. Basti pensare che al tavolo del Consiglio Nazionale CONI siede una sola donna.  Ciò è sintomo di vincoli dettati da un modello di società che impedisce alla donna di avere pari opportunità nella carriera. Ripartiamo da qui: facciamo spazio alle donne e diamo loro il sostegno che serve per essere sia madri che manager o qualsiasi cosa vogliano essere, e smettiamo di identificarle come le vestali della casa. La famiglia è una questione che riguarda tutti, e anche la comunità intera.  Ripartiamo dall’esempio positivo che a riguardo offre proprio il Terzo settore”.

Qui la nota ufficiale del CNEL con la posizione di tutti gli intervenuti.