Lezione di cultura italiana all’Università di Debrecen promossa da AiCS Ungheria coordinata da Giovanni Colosimo. Il presidente Molea agli studenti ungheresi: “Conoscere la cultura altrui è promuovere dialogo tra i popoli”
A 50 anni dal rinvenimento dei Bronzi di Riace, AiCS Ungheria ha organizzato due lezioni e incontri all’Università di Debrecen e all’Istituto italiano di cultura di Budapest sulla promozione della cultura italiana e sugli stessi Bronzi di Riace, sulla cui storia è stato proposto il video realizzato al Museo di Reggio Calabria e nella sala Bronzi, con la collaborazione del professor Giacomo Maria Oliva – docente agli incontri promossi. Saluto d’eccezione dell’attore Gigi Miseferi, prima delle relazioni del coordinatore di AiCS Ungheria Giovanni Colosimo e dello stesso Oliva.
L’obiettivo primario era portare, anche se virtualmente, queste due grandi opere, simboli non solo di Riace e della città di Reggio Calabria, ma anche di tutta la regione, ad oltre 2.000 chilometri di distanza, nella la volontà di attrarre i giovani a visitare il Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove sono custodite due delle cinque opere di origine greca, presenti al mondo.
Un progetto ambizioso che pian piano si delineava grazie alla concessione del direttore del Museo Archeologico Dr. Carmelo MALACRINO. Il programma veniva poi illustrato, con l’aiuto del video e di materiale di studio, agli istituti e università che venivano coinvolti nel progetto dal professor OLIVA. Oltre ad illustrare i Bronzi dal punto di vista storico artistico mettendo in evidenza gli aspetti dello stile severo e classico, Oliva ha riportato le novità degli ultimi studi di archeometria, frutto di anni di ricerca da parte degli specialisti del settore, ognuno per le varie competenze, mettendo da parte tutte le congetture e le interpretazioni sull’identificazione dei personaggi, più o meno fantasiose e sempre più numerose, ma che nulla hanno di scientifico.
Nell’Aula Magna della stupenda Università “Debreceni Egyetem” nella città Debrecen risalente al 1538, con gli studenti della sezione di italianistica, diretta dal Prof. Pete LASZLO ed altri quattro licei del centro “Csokonai Gimnazium, Toth Arpad Gimnazium, Ady Endre Gimnazium, Svetics Gimnazium”, erano presenti circa 300 studenti, nonché la gradita partecipazione del Console Onorario dr. Roberto Sarciá, docenti, professori e invitati esterni. Il giorno seguente, la conferenza presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, dove venivamo ricevuti ed ospitati dal direttore Gabriele LA POSTA. Anche qui si aveva modo di rivedere e accogliere l’Università ELTE, la più importante in Ungheria, l’Università “Pázmány Péter Catholic”, due licei del centro “Szent Angela Gimnazium, Szent Laszlo Gimnazium) ed uno “Jozsef Attila” dalla città di Monor, tra questi, alcuni studenti hanno espresso il desiderio di recarsi nella città di Reggio C. per frequentare il corso di studi presso l’Università per Stranieri.
Sia nella prima che nella seconda giornata gli interventi e le richieste di chiarimenti da parte di giovani studenti e docenti e dopo la relazione del professor Oliva sono stati numerosi destando ulteriore interesse alla conoscenza delle opere.
“AiCS sta per Associazione italiana cultura sport: siamo un ente di promozione sportiva e sociale che, solo in Italia, riunisce oltre un milione di soci, e che – all’estero, come in Ungheria – promuove la cultura italiana e il nostro modo di costruire comunità coese e inclusive – ha commentato il presidente Bruno Molea -. Fare sport e fare cultura significa promuovere socialità, conoscenza, rispetto per l’altro, confronto. Insomma, significa promuovere crescita e pace. Per questo, ci piace rivolgerci soprattutto ai giovani: perché a loro guardiamo per la costruzione armoniosa di una cittadinanza attiva e partecipata, che non abbia barriere ma che creda nel dialogo e nella conoscenza come strumenti di pace”.