[vc_row][vc_column][vc_column_text]Giovanni Scalzo, nato a Messina il 17 Marzo 1959, è un ex schermidore italiano nella specialità della sciabola e ora socio onorario del Club Scherma Roma. In un intervista, di Massimo Mastronardo, racconta: Ho iniziato alla gloriosa “Società Operaia Messina”; un pomeriggio stavo andando a giocare alla Villa Mazzini e passando per il Giovanni Pascoli sentii un gran casino nel sotterraneo della scuola, mi arrampicai sulla finestra e vidi per la prima volta la scherma. Mi emozionai subito, come se ti scattasse qualcosa dentro il cervello. Il giorno dopo con il mio adorato nonno ero in palestra.

La carriera

Giovanni, iniziò con il fioretto, ma a 14 anni, dopo la morte del nonno, si trasferì con il padre a Roma dove entrò a far parte del Club di Scherma. I maestri romani capirono subito le sue potenzialità e gli fecero cambiare specialità: la sciabola. Il primo successo è nel’76, arriva secondo ai campionati italiani giovanetti, e l’anno dopo è ottavo al campionato giovani. Nel 1979 è terzo al Torneo di Dormagen, settimo al Luxardo e alle Universiadi in Messico. Ha partecipato a quattro Olimpiadi, dal 1980 al 1992. Nel 1980 ha vinto la medaglia d’argento nella sciabola a squadre assieme a Michele Maffei, Mario Aldo Montano, Marco Romano e Ferdinando Meglio. Nel 1984 ha vinto la medaglia d’oro nella sciabola a squadre assieme a Marco Marin, Gianfranco Dalla Barba, Ferdinando Meglio e Angelo Arcidiacono. Nel 1988 ha vinto la medaglia di bronzo nella sciabola individuale dopo il francese Jean-François Lamour ed il polacco Janusz Olech, e la medaglia di bronzo nella sciabola a squadre assieme Massimo Cavaliere, Gianfranco Dalla Barba, Marco Marin e Ferdinando Meglio. Nel 1992 si è classificato al quarto posto perdendo la finale per il terzo posto contro il francese Jean-François Lamour. In quest’ultima gara, afferma: “L’Olimpiade di Barcellona 1992: non lo dico per vantarmi, ma in quell’anno ero veramente il più forte di tutti. Mi ero preparato a quell’appuntamento per due anni, metodi di allenamento durissimi che però avevano dato i lori frutti durante le stagioni di coppa del mondo. Volevo solo la medaglia d’oro. Entrai subito nei quattro e lì affrontai l’ungherese Szabo, per una svista arbitrale persi 5 a 4 e non entrai in finale per giocarmi l’oro e arrivai 4°. Se potessi ritornare a quell’agosto del ’92 non rifarei l’azione schermistica che mi portò a perdere la gara. Penso sia stata la più grossa delusione della mia vita sportiva”. Nei campionati mondiali dell’82 arriva al quarto posto nella sciabola individuale, primo degli italiani e conquista la medaglia d’argento nella sciabola a squadre assieme a Michele Maffei, Ferdinando Meglio, Gianfranco Dalla Barba e Marco Marin. Nel 1983 si classifica al 7º posto nella sciabola individuale e conquista la medaglia di bronzo con la squadra assieme a Michele Maffei, Ferdinando Meglio, Gianfranco Dalla Barba, Marco Marin. Nel 1985 si classifica al 18º posto nella sciabola individuale e al 5º posto nella sciabola a squadre assieme a Angelo Arcidiacono, Massimo Cavaliere, Gianfranco Dalla Barba e Marco Marin. Nel 1986 si classifica al 29º posto nella sciabola individuale e al 7º posto nella sciabola a squadre assieme a Angelo Arcidiacono, Massimo Cavaliere, Gianfranco Dalla Barba e Marco Marin. Nel 1987 si classifica all’8º posto nella sciabola individuale, migliore degli italiani. Nel 1988 alle Olimpiadi di Seul ha vinto la medaglia di bronzo nella sciabola individuale dopo il francese Jean-François Lamour ed il polacco Janusz Olech, e la medaglia di bronzo nella sciabola a squadre assieme Massimo Cavaliere, Gianfranco Dalla Barba, Marco Marin e Ferdinando Meglio. Nel 1992 alle Olimpiadi a Barcellona si è classificato al quarto posto perdendo la finale per il terzo posto contro il francese Jean-François Lamour. Nel 1993 è secondo nel Mondiale a squadre, secondo ai Torneo di Madrid ed al Luxardo, secondo agli assoluti individuali.

Dopo il ritiro

Nel ’94 dopo aver vinto il titolo italiano a squadre, lascia l’attività a livello internazionale e due anni dopo nel ’96 abbandona definitivamente.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]