[vc_row][vc_column][vc_column_text]A Roma (RM), venerdì 27 e sabato 28 maggio scorsi
Si è conclusa a Roma, questo fine settimana, la XII Assemblea Nazionale dell’Associazione Italiana Cultura e Sport, in un clima di festeggiamenti e di scambi di opinione riguardo la valenza dello sport di base come politica pubblica per un welfare moderno. Ha condotto i lavori la Giornalista e Conduttrice Canale 5, Simona Branchetti.
Con l’apertura dei lavori ufficiale, introdotta dal Docufilm in occasione dei 60 anni dell’Associazione, prodotto e diretto da Marco Rosson e Federico Riccardo Rossi, Il Presidente della Direzione Nazionale, L’On. Le Bruno Molea ha commentato: “Sono i 60 anni di una bella vita vissuta insieme, un’associazione che ha saputo plasmarsi accettando il cambiamento negli anni.” Continua Molea “I 60 anni arrivano in momento molto delicato, tra il COVID, la guerra e la riforma del Terzo Settore. Se da una parte li festeggiamo con grande gioia, dall’altra dobbiamo avere consapevolezza di stare ancora a giocare una partita molto importante: è fondamentale quindi fare rete con pezzi di mondo che ci riguardano”. Riferendosi alle più alte cariche nazionali sportive presenti all’Assemblea, di grande impatto sono risultati i loro interventi.
La Ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti si è espressa su come lo sport possa sostenere le famiglie in difficoltà: “La pandemia ha imposto un cambio di direzione. Con la Riforma del FamilyActive, diventata legge di Governo, si introduce per la prima volta un approccio di politiche che valorizzano l’educazione non formale e lo sport rappresenta uno di quei soggetti presenti e diffusi in tutte le comunità”.
Parole diverse quelle del Presidente Nazionale CONI, Giovanni Malagò, dalla parte degli EPS trascurati in seguito ai fondi del PNRR stanziati: “Credo sia impossibile non riconoscere la promozione sportiva. Non siamo stati ascoltati abbastanza.”
“Gli Enti di Promozione Sportiva”, continua invece Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato Sport e Salute “lavorano condividendo la nostra mission, ossia essere al servizio delle persone, delle comunità. Lo Sport è di tutti e per tutti.”
Passando dai finanziamenti su progetti per il sostegno delle associazioni sopravvissute alla pandemia, come afferma Andrea Abodi, Presidente ICS “dobbiamo puntare ad una facilitazione dell’accesso al credito alle Associazioni che rendono concreti i progetti sportivi”, il dibattito è seguito ponendo l’accento sull’importanza del Terzo Settore e di come, spiega la Portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, Vanessa Pallucchi esso rappresenti “una colonna portante del paese, ma che fatica a farsi riconoscere con una normativa che lo rappresenti in tema di co-progettazione”.
Non è passato inosservato nemmeno il pensiero del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli: “Noi del CIP rappresentiamo una parte del mondo, non un mondo a parte. Collaboriamo bene con L’AICS e gli EPS perché fanno i fatti.” continua Pancalli “attueremo dei progetti ludico motori insieme al Ministero della Salute per ragazzi con disabilità post ospedalizzazione.”
Di uguale importanza gli interventi degli altri relatori presenti, Francesco Ricci Bitti – Presidente ASOIF, Antonino Viti –ACSI, Claudio Barbaro – ASI, Francesco Proietti – CSEN, Vittorio Bosio – CSI e Tiziano Pesce – UISP, che, seppur con tante opinioni diverse, hanno in comune il valore dello sport come strumento di condivisione e coesione sociale.
Soave Palombo[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
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