David Robert Hall nasce il 14 gennaio 1970 a Sidney, Australia, paese che ancora oggi rappresenta un grande focolaio di giocatori di tennis a livello mondiale. Fu un abile giocatore di tennis fin da bambino, infatti era da sempre il campione indiscusso del circolo locale.

All’età di 16 anni, mentre stava per intraprendere la sua carriera scolastica, fu improvvisamente investito da un’automobile e, a causa di questo incidente, per motivi di salute gli vennero amputate le gambe. Dopo una lunga riabilitazione iniziò a lavorare in una stazione di polizia e fu proprio in questo periodo che vide giocare in televisione Terry Mason in una partita di “Wheel Chair Tennis”. Ne fu talmente entusiasta che prese la decisione di iniziare di nuovo a giocare a tennis e nel 1988 partecipa alla sua prima partita di tennis in carrozzina. Fu la prima di numerosissime vittorie che lo fecero entrare nel circuito professionistico di questo sport, in una carriera di 20 anni in giro per il mondo a competere in tornei di tennis su sedia a rotelle stabilendo un fenomenale traguardo di 632 vittorie contro le 111 sconfitte nel singolare e 397 vittorie contro le 89 sconfitte nel doppio. Divenne il numero 1 del mondo ITF nel 1995 e negli anni successivi riuscì a raggiungere e conquistare questo traguardo altre sei volte grazie ai suoi numerosi successi che lo vedono campione di: 19 Super Series, 8 volte campione degli US Open, primo non americano a vincere gli US Open Super Series nel 2000-2001-2002-2003-2004, 8 volte vincitore del Japan Open contro le 7 del British Open.

Il suo più grande DOMINIO lo ebbe nel Grande Slam della sua terra natale: l’Australian Open, nel quale riuscì a trionfare nove volte su dieci(1995-2005) raggiungendo la vetta di 32 Grande Slam vinti con un totale di 1030 vittorie e 200 sconfitte. Ebbe enormi successi anche nelle Paralimpiadi di Atalanta(1996), Sidney(2000) e Atene(2004) conquistando 6 medaglie olimpiche complessive tra cui l’oro nel singolare a Sidney. Dopo aver partecipato alla Coppa Del Mondo a squadre per diverse occasioni, nel 2006 David Robert Hall annuncia il suo ritiro nel mondo del tennis in carrozzina, ma la ITF gli offrì l’opportunità di diventare uno dei sei ambasciatori scelti della Federazione Internazionale di Tennis in modo tale che restasse attivo nel mondo del Wheel Chair Tennis. Anche dopo il suo ritiro David continua a vincere, ricevendo la “Medal of The Order of Australia” ma specialmente nel 2010 e nel 2014, dove diventa ufficialmente una leggenda, prima entrando nel “Australian Sporting Hall of Fame”, una delle più alte onorificenze della sua nazione e successivamente nella “International Tennis Hall of Fame”. Egli è il quarto giocatore di tennis su carrozzina ad entrare nella storia del Tennis. David Robert Hall è ancora oggi uno dei più massimi esponenti dello sport paralimpico e degli atleti paralimpici. “I never dreamed I could be as successful as I was. When people recite my career stats, I still find it hard to comprehend. I had goals and I worked as hard as I could to reach them.”

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Il Tennis in carrozzina o Wheel Chair Tennis nasce come sport competitivo inventato dal Dr. Guttman nel 1939 in Inghilterra, uno sport che potessero praticare i soldati rimasti feriti nella Seconda Guerra Mondiale come una sorta di riabilitazione. Non si sviluppò propriamente fino al 1976 e, nel 1982 la Francia diventò il primo paese in Europa ad avere un programma tennistico per paraplegici. Vede la sua prima apparizione nei Giochi Paralimpici di Seoul nel 1988 come evento di dimostrazione ma partecipò ufficialmente come sport nella Paralimpiadi Estive di Barcellona nel 1992. In Italia invece, nasce nel 1987 quando un gruppo di ragazzi che giocavano a tennis da tavolo vennero a conoscenza della possibilità di poter giocare a tennis grazie ad uno sportivo Svizzero. Il Tennis su carrozzina, a differenza di altri sport per paraplegici, si divide in sole due categorie: Open per i giocatori con un handicap limitato agli arti inferiori e Quad per giocatori con un handicap anche negli arti superiori che non usano una carrozzina manuale ma una elettrica che utilizzano anche nella vita quotidiana.

Nel circuito ITF sono presenti cinque tornei principali che vengono chiamati anche Super Series e sono: Australian Open (Melbourne), British Open (Nottingham), Japan Open (Iizuka), US Open (St Luis) e il French Open (Parigi). A fine stagione, gli otto atleti con maggiore classifica dopo gli US Open parteciperanno al Master Finale per stabilire chi è il campione dell’anno ed è l’evento più importante di tutta la stagione.

Le regole – Le regole di questo sport sono molto simili a quelle del tennis, si gioca nei campi regolamentari con una dimensione di 24 x 11 compresi i corridoi laterali con delle palline rivestite in veltro che variano tra i 55gr e i 59gr. Queste vengono cambiate dopo 7 giochi dall’inizio della partita ed ogni 9 giochi fino alla fine del match che viene diretto da un arbitro ed un gruppo di giudici di linea e giudici di rete. I colpi fondamentali sono il dritto, il rovescio, il servizio e la volèe con la differenza dal tennis che i giocatori posso colpire la palla anche dopo il secondo rimbalzo muovendosi su speciali sedie a rotelle. Queste si differenziano dalle normali sedie a rotelle per aspetto, assetto delle ruote, materiali e maneggevolezza. Ogni colpo per essere “in” deve entrare nella zona del campo delimitata, se questo non avviene si assegna il punto all’avversario e viene chiamato “out”. Come nel Tennis, l’incontro può essere disputato al meglio dei tre o dei cinque set a seconda del torneo, i set sono divisi in 6 giochi o games che vengono assegnati al giocatore che realizza quattro punti nella successione di 15-30-40-vittoria (vantaggi esclusi). Oltre alla regola dei due rimbalzi, ci sono altre due regole differenti dal tennis e sono: il giocatore non può utilizzare mani o piedi volontariamente come freni o stabilizzatori e non può alzarsi in piedi per colpire la palla.  Il tennis in carrozzina è uno degli sport in più sensibile espansione e sui quali il Comitato Paralimpico investe molto, sia per la spettacolarità del gioco che per il numero di praticanti. Ciò, si spera, porterà in futuro anche un miglioramento della situazione per quanto riguarda gli impianti.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpionico