Scarica il documento della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
Come ritornare a fare sport dopo aver contratto il Covid?
Ci si deve sottoporre ad esami particolari nonostante l’assenza di sintomatologia, o nonostante sintomi da Covid ma assenza di tampone?
A rispondere alle tante domande poste in questi mesi dagli atleti non professionisti è il Ministero alla salute –Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria che, in una nota inviata il 14 gennaio al Coni, chiarisce le sue raccomandazioni sull’idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da Sars-Cov-2. Le raccomandazioni sono state predisposte sulla base del documento elaborato dalla Federazione medico sportiva italiana.
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Il documento divide gli atleti in 3 categorie: quelli che hanno presentato un’infezione asintomatica o malattia lieve e che non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e terapie antibiotiche; gli atleti che hanno presentato una malattia moderata o che siano ricorsi a ricovero ospedaliero; gli atleti che hanno presentato malattia severa o critica.
Per ognuna di essere, la nota raccomanda una serie di approfondimenti diagnostici superati i quali si acquisisce l’attestazione di ritorno all’attività fisica, per la ripresa graduale degli allenamenti. Per ciascun gruppo di atleti sarà comunque facoltà del medico valutatore richiedere ulteriori accertamenti, qualora nel corso della visita medica se ne ravvisi la necessità. A tale scopo, sono stati emanati dalla Federazione medico sportiva italiana anche specifici protocolli come i protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico.
Una volta ultimato l’iter di esami, comunque, il medico valutatore rilascerà: il certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico e l’attestazione di ritorno all’attività.
“L’infezione da Sars-Cov-2 – chiarisce la nota del Ministero – è una patologia recente per la quale evidenze scientifiche sono in continua evoluzione: è possibile che le raccomandazioni richiedano successivi aggiornamenti o integrazioni”.