[vc_row][vc_column][vc_column_text]La giornata di festa nella città di Zahoni, su impulso di Giovanni Colosimo (AiCS Ungheria) e grazie al supporto del comune di Zahoni e dell’associazione sportiva locale.
In campo, da piccoli, quando le bandiere sono solo colori. AiCS prosegue il suo dialogo di pace utilizzando lo sport come leva di dialogo internazionale. Nell’ambito, quindi, delle sue attività internazionali, AiCS ha quindi il 23 settembre scorso a Zahoni – in Ungheria – il torneo di calcio under 9: in campo, i tre team Italia, Ungheria e Ucraina. L’evento è stato organizzato e promosso da AiCS Ungheria e dal suo coordinatore Giovanni Colosimo che, nell’ambito della due giorni di sport, ha anche sancito un “gemellaggio etico” tra AiCS e la città di Zahoni che, a pochissimi chilometri dal confine ucraino, è costantemente impegnata nella costruzione del dialogo di pace.
I 50 calciatori in erba italiani, ucraini e ungheresi delle città di Zahony, Leopoli e Uzhgorod, si sono ritrovati sul campo sportivo cittadino di Záhony per il divertente quadrangolare, accolti dal sindaco Laszlo Helmecz, e da Colosimo, sostenuto nell’organizzazione da Roberto Sarcià, console italiano d’Ungheria.
“Un momento di sport ma soprattutto di coesione, serenità, confronto – ha commentato Colosimo – che ci ha concesso di stringere questo gemellaggio etico anche con la città ucraina di Leopoli, accolti dal sindaco Andriy Sadovyi. AiCS continua a mostrare il suo cuore e di saper utilizzare lo sport come leva costruttiva di pace: il mio ringraziamento anche alla Figc per il supporto, e allo chef italiano Eugenio Spagnolo, venuto appositamente da Budapest per farci gustare i piatti italiani”.
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