[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sull’inserto del Corriere della Sera, inchiesta di Giulio Sensi sui dati dell’Osservatorio sugli enti di promozione sportiva coordinato da AiCS. Il presidente Molea: “Penalizzati durante la pandemia. Solo il 15% delle risorse di Stato per lo sport vanno alle nostre attività. Metà dei nostri fondi arrivano dagli associati. Serve maggiore attenzione”
Sul numero di martedì 24 gennaio, l’inserto Buone Notizie del Corriere della Sera dà spazio all’inchiesta di Giulio Sensi sullo sport di base in affanno nel post pandemia. I dati sono quelli emersi dall’Osservatorio sullo sport di base, finanziato da Sport e Salute, coordinato da AiCS e partecipato da Acsi, Asi, Us Acli e Uisp, con la collaborazione tecnica di SWG e Kratesis.
A commentare i dati, il presidente di AiCS Bruno Molea che a Sensi dice: “L’indagine che abbiamo promosso rivela la grande difficoltà che il nostro mondo sta vivendo: siamo stati quelli più penalizzati dalla pandemia e abbiamo perso circa il 17% dei tesserati: per noi le norme sono state proibitive, mentre le federazioni sportive hanno avuto la possibilità di continuare a far allenare i loro atleti per prepararli ai campionati. Nonostante il coinvolgimento che assicuriamo a gran parte della popolazione, solo il 15% delle risorse destinate dallo Stato allo sport vanno a finanziare le nostre attività e quasi metà delle finanze su cui contiamo arrivano dai contributi dei nostri associati. Si capisce allora come sia legittimo far sentire la nostra voce e chiedere maggiore considerazione e riconoscimento”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]