Venerdì 28 febbraio nella Casa Circondariale ‘Antimo Graziano’ di Avellino, si è tenuto il convegno “Il valore dello sport come strumento di cultura contro la droga e il doping”, volto a promuovere lo sport come veicolo di inclusione sociale e strumento di prevenzione dalle dipendenze – promosso da AiCS e Ciscod insieme.

All’evento hanno partecipato: Mariarosaria Casaburo, Direttrice della Casa Circondariale “Antimo Graziano”, l’Assessore allo Sport Gianluca Gaeta del Comune di Avellino, Daniele Masala, olimpionico e docente universitario, Antonio Turco, Responsabile Nazionale dell’Area sociale di AiCS, Marco De Luca, Presidente AiCS Salerno APS, Raffaele Grasso, Presidente AiCS Avellino APS, e Tamara Boccia, Direttrice della Comunità per minori “Il Profeta”.

I relatori del convegno hanno approfondito il ruolo dello sport come strumento educativo e di riscatto sociale, evidenziando come l’attività sportiva possa offrire ai detenuti un’alternativa concreta ai pericoli della droga e conoscere i rischi del doping. Principi e valori rientranti nella missione del CISCOD (Comitato Italiano Sport Contro la Droga) che sostiene questa iniziativa.

Durante l’incontro, Antonio Turco ha approfondito la storia dello sport all’interno delle strutture carcerarie, mentre Tamara Boccia si è concentrata sull’importanza dell’attività sportiva per l’adolescenza. Masala, unico italiano vincitore del pentathlon moderno alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, ha guidato il dibattito con i detenuti, arricchito dalla proiezione di video dedicati all’olimpismo e ai valori che lo sport può trasmettere.

L’incontro è stato anche l’occasione per sensibilizzare opinione pubblica sul tema dello stigma che colpisce i giovani con genitori detenuti. All’evento ha partecipato una delegazione di studenti delle classi 5° dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Alfredo Amatucci” che rientra nell’ambito del progetto Fili invisibili, finanziato dalla Regione Campania e rivolto ai figli minori con genitori detenuti.