Inaugurato a fine gennaio a Bergamo, alla presenza dell’assessore alla cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti e del presidente del comitato provinciale di Bergamo Mariella Canfarelli, il circolo culturale di arte performativa “Performatorio”. Qui il programma dei prossimi appuntamenti: https://www.performatorio.it/
IL 3 FEBBRAIO, PERFORMANCE DI JACOPO BENASSI – DALLE 21.30, PRENOTAZIONI QUI: https://www.performatorio.it/evento/jacopo-benassi/
Performance di musica analfabeta, produttrice di cacofonia, sgradevole all’orecchio.
“L’idea alla base di questo progetto è quella di lavorare su una ‘non musica’ fatta di rumori senza controllo creata con un flicorno o trombone sul quale sono stati applicati un effetto voci e una fotocamera. Spostando lo strumento verso le casse amplificate, semplicemente soffiando, si genereranno dei suoni che potrò modificare attraverso l’effetto; il flicorno sarà amplificato attraverso dei jack wireless permettendomi di muovermi liberamente in un uno spazio pre-determinato, scattando foto durante la performance e coinvolgendo il pubblico – parte fondamentale dell’azione.”
Rompere le righe quale gesto rivoluzionario: distruggere e ricostruire, creando una sinergia tra musica e non musica, immagine e azione.
Inaugurato a fine gennaio a Bergamo, alla presenza dell’assessore alla cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti e del presidente del comitato provinciale di Bergamo Mariella Canfarelli, il circolo culturale di arte performativa “Performatorio”. Qui il programma dei prossimi appuntamenti: https://www.performatorio.it/
IL 3 FEBBRAIO, PERFORMANCE DI JACOPO BENASSI – DALLE 21.30, PRENOTAZIONI QUI: https://www.performatorio.it/evento/jacopo-benassi/
Performance di musica analfabeta, produttrice di cacofonia, sgradevole all’orecchio.
“L’idea alla base di questo progetto è quella di lavorare su una ‘non musica’ fatta di rumori senza controllo creata con un flicorno o trombone sul quale sono stati applicati un effetto voci e una fotocamera. Spostando lo strumento verso le casse amplificate, semplicemente soffiando, si genereranno dei suoni che potrò modificare attraverso l’effetto; il flicorno sarà amplificato attraverso dei jack wireless permettendomi di muovermi liberamente in un uno spazio pre-determinato, scattando foto durante la performance e coinvolgendo il pubblico – parte fondamentale dell’azione.”
Rompere le righe quale gesto rivoluzionario: distruggere e ricostruire, creando una sinergia tra musica e non musica, immagine e azione.