Il Campionato Italiano Assoluto di atletica paralimpica, che si è svolto allo Stadio Gabre Gabric di Sanpolino, merita un approfondimento in merito all’Olympia Athletic Team. La società guidata dal presidente Andrea Boroni, che ha avuto l’onore di rappresentare anche il movimento AiCS nella massima competizione paralimpica, nella rassegna tricolore che si è tenuta in terra bresciana ha infatti conquistato nuove, prestigiose soddisfazioni a livello agonistico, ma ha anche dovuto chiudere con un motivo di amarezza più che comprensibile.
In questo senso, partendo dal lato positivo, il Campionato Italiano ha confermato la splendida forma di Nicola Rocca e di Giovanni Pili D’Ottavio, che hanno proseguito in modo davvero splendido la loro esaltante serie di successi. In particolare Rocca si è laureato campione italiano nei 1.500 metri nella categoria T46, centrando un bellissimo tris dopo avere vinto il titolo italiano Aics a livello indoor ed avere centrato il primo posto nella mezza maratona.
A Pili D’Ottavio spetta, invece, il meritato plauso per essere riuscito a vincere due titoli italiani, rispettivamente dei 5.000 e dei 10.000 metri nella categoria T12 nel breve spazio di due giorni. Il tutto per un exploit che rende ancora più prestigiosi i risultati colti nei mesi scorsi dall’alfiere di Olympia, tra l’altro campione italiano di mezza maratona. La spedizione del sodalizio bresciano al Campionato Italiano Paralimpico di atletica, però, ha offerto anche una cocente delusione, visto che allo Stadio Gabric erano presenti anche Giuseppe Testa, Nunzia Pia De Francesco e Angelo Pellegrini, ma questi tre atleti sono stati ammessi alle gare nella modalità fuori concorso:
“Purtroppo questi nostri tre tesserati – spiega direttamente la vicepresidente Antonella Saiani – nell’ultimo periodo hanno avuto problemi di salute e si sono recati in ospedale. Questo, di fatto, ha impedito loro, (e come a loro anche a molti altri atleti sul territorio nazionale) di raggiungere i risultati previsti per la partecipazione al Campionato Italiano paralimpico. Non è stata concessa alcuna deroga e questo, lasciatemelo dire, non è per niente inclusivo, anche perché l’unica eccezione in tal senso è prevista per “atleti di livello nazionale”. Ma così facendo si dimentica che per questi atleti può bastare un problema fisico per perdere tutta una stagione. Vederli allo stadio senza poter competere per il titolo è stato veramente doloroso per una scelta che va senza dubbio contro lo spirito inclusivo che dovrebbe sempre caratterizzare questa manifestazione”.
Il Campionato Italiano Assoluto di atletica paralimpica, che si è svolto allo Stadio Gabre Gabric di Sanpolino, merita un approfondimento in merito all’Olympia Athletic Team. La società guidata dal presidente Andrea Boroni, che ha avuto l’onore di rappresentare anche il movimento AiCS nella massima competizione paralimpica, nella rassegna tricolore che si è tenuta in terra bresciana ha infatti conquistato nuove, prestigiose soddisfazioni a livello agonistico, ma ha anche dovuto chiudere con un motivo di amarezza più che comprensibile.
In questo senso, partendo dal lato positivo, il Campionato Italiano ha confermato la splendida forma di Nicola Rocca e di Giovanni Pili D’Ottavio, che hanno proseguito in modo davvero splendido la loro esaltante serie di successi. In particolare Rocca si è laureato campione italiano nei 1.500 metri nella categoria T46, centrando un bellissimo tris dopo avere vinto il titolo italiano Aics a livello indoor ed avere centrato il primo posto nella mezza maratona.
A Pili D’Ottavio spetta, invece, il meritato plauso per essere riuscito a vincere due titoli italiani, rispettivamente dei 5.000 e dei 10.000 metri nella categoria T12 nel breve spazio di due giorni. Il tutto per un exploit che rende ancora più prestigiosi i risultati colti nei mesi scorsi dall’alfiere di Olympia, tra l’altro campione italiano di mezza maratona. La spedizione del sodalizio bresciano al Campionato Italiano Paralimpico di atletica, però, ha offerto anche una cocente delusione, visto che allo Stadio Gabric erano presenti anche Giuseppe Testa, Nunzia Pia De Francesco e Angelo Pellegrini, ma questi tre atleti sono stati ammessi alle gare nella modalità fuori concorso:
“Purtroppo questi nostri tre tesserati – spiega direttamente la vicepresidente Antonella Saiani – nell’ultimo periodo hanno avuto problemi di salute e si sono recati in ospedale. Questo, di fatto, ha impedito loro, (e come a loro anche a molti altri atleti sul territorio nazionale) di raggiungere i risultati previsti per la partecipazione al Campionato Italiano paralimpico. Non è stata concessa alcuna deroga e questo, lasciatemelo dire, non è per niente inclusivo, anche perché l’unica eccezione in tal senso è prevista per “atleti di livello nazionale”. Ma così facendo si dimentica che per questi atleti può bastare un problema fisico per perdere tutta una stagione. Vederli allo stadio senza poter competere per il titolo è stato veramente doloroso per una scelta che va senza dubbio contro lo spirito inclusivo che dovrebbe sempre caratterizzare questa manifestazione”.