Cervia (RA); 12/09/2024: AICS, Transplant Football World Cup, partite ©Riccardo Gallini /GRPhoto

Ex atleta di 52 anni, da anni dirigente AiCS prima alla guida del comitato di Frosinone poi nella Direzione nazionale. “Punto ad aumentare la partecipazione ai nostri eventi sportivi, grande occasione di socialità e inclusione. Attenzione alle categorie sociali più a rischio”

E’ Filippo Tiberia, 52enne di Ceccano (Frosinone), il nuovo responsabile del Dipartimento Sport di AiCS. Da sempre nello sport amatoriale come calciatore, arbitro e dirigente sportivo, già dirigente di AiCS Frosinone e da anni componente della Direzione Nazionale, Tiberia nasce come calciatore per poi diventare responsabile della commissione tecnica di calcio a 5 e a 7, e oggi anche coordinatore della commissione tecnica internazionale di calcio a 5 per la Csit, la Confederazione mondiale dello sport per tutti. Nel frattempo, è stato anche vice presidente di AiCS Lazio, prima di approdare alla direzione nazionale. Alla guida del Dipartimento Sport succede al presidente nazionale Bruno Molea, che per anni ha tenuto agganciato alla presidenza il suo Settore più prolifico, e a Ciro Turco, il più longevo dei dirigenti AiCS, oggi presidente onorario, alla guida per decenni del Dipartimento Sport.

Cervia (RA); 12/09/2024: AICS, Transplant Football World Cup, partite ©Riccardo Gallini /GRPhoto

“L’obiettivo – commenta Tiberia – è quello di aumentare la partecipazione agli eventi sportivi di AiCS, rendendoli più attrattivi e capillari: solo così garantiremo il vero diritto allo sport per tutti. Il tutto, con un occhio di riguardo alle categorie considerate più fragili, come i bambini, o a rischio emarginazione come le persone con disabilità e i migranti. Lo sport di AiCS ha da sempre spazio per tutti: il nostro impegno, assieme ai tecnici di tutte le commissioni tecniche sportive di AiCS e ai tecnici dell’ufficio sport di AiCS Direzione nazionale, è quello di fare ancora di più andando incontro ai bisogni emergenti e al bisogno di sport. Non solo: ricordando alle nostre comunità che sport è salute oltre che benessere psicosociale”.