Le maggiori istituzioni sportive italiane, tecnici e manager sportivi di tutto il mondo si sono confrontati a Roma nel corso del 3° Forum mondiale dello sport amatoriale promosso da CSIT e ospitato da AiCS

“Il Covid ci ha restituito una popolazione sportiva che ha modificato il modo di fare sport. Oggi dobbiamo provare tutti insieme, lo Stato, le società dello Stato che si occupano di sport, i rappresentanti olimpici e quelli dell’attività paralimpica, a disegnare un nuovo percorso che ci consenta di essere propositivi nei confronti della popolazione sportiva, con nuovi modelli di attività che abbiano all’interno le politiche dell’integrazione. Dobbiamo pensare allo sport per tutti: giovani, meno giovani, anziani e disabili”. Così Bruno Molea, presidente di AiCS e della Confederazione internazionale dello sport per tutti (Csit), ha aperto a Roma venerdì 11 novembre nella sede della Regione Lazio i lavori del 3° Forum mondiale dello sport per tutti “Sport Impacts All”, dal titolo “Quale futuro per lo sport di base dopo il covid?”, evento organizzato in Italia proprio da AiCS.

“La Confederazione internazionale dello sport per tutti – prosegue Molea – rappresenta, nello scenario mondiale, una capacità aggregativa importante. L’alto numero di organizzazioni internazionali che ne fanno parte sono la testimonianza diretta di quanta forza il movimento sportivo amatoriale dello Csit riesce a mettere in campo. Rappresentiamo il mondo dello sport per tutti, che vuol dire anche pari opportunità di partecipazione. Vuol dire dare a tutti la possibilità di sentirsi alla pari degli altri, partecipi di un processo, e in questo momento stiamo lavorando in questa direzione”.

Nel corso della conferenza, sono intervenuti i maggiori esponenti della politica sportiva italiani: Giovanni Malagò, presidente del CONI; Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute; Michele Sciscioli, capo di Gabinetto di Sport Governo; Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.

L’Italia oggi è al centro dell’attenzione a livello internazionale, anche per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali. Ci sono nuove sfide da affrontare, abbiamo un ventaglio di grandi eventi sportivi straordinario, dalla scherma al golf. Posso dire che il nostro modello di sport per certi versi è straordinario e per altri è folle: tutto si regge sulla filiera delle società sportive dilettantistiche e associazioni che poi si appoggiano a federazioni ed enti. La nostra prerogativa e che proviamo a non far sentire nessuno ultimo e a portare avanti tutti. In Italia ogni sport ha un riconoscimento e un sostegno ed è il motivo per cui noi riusciamo ad avere risultati in tantissime discipline”, ha commentato Giovanni Malagò, presidente del CONI.

Il Governo ha detto che deve sostenere lo sport di base e le associazioni, per dare l’opportunità di andare avanti. Ogni giorno dobbiamo dare sostegno per affrontare le nuove sfide dei prossimi anni. A livello internazionale i successi dell’Italia hanno evidenziato che bisogna investire nello sport. A livello scolastico, fino a pochi mesi fa non c’era un docente specializzato nell’attività motoria nella scuola primaria, ora c’è e, passo dopo passo, stiamo aumentando e rafforzando la cultura dello sport nel nostro Paese. Noi cercheremo di sostenere nel miglior modo possibile i giovani e lo sport. Il ministero investirà e affronterà le nuove sfide“, così ha aggiunto Michele Sciscioli, Capo del Dipartimento dello sport.

Dal momento in cui parliamo di sviluppo dello sport, la persona deve essere al centro delle nostre politiche. Lo sport deve essere sempre più sostenuto e sviluppato, perché è uno pezzo delle politiche di welfare nel momento in cui assistiamo a un cambiamento delle situazioni politiche e sociali. Dobbiamo immaginare uno sport per tutti e i progetti non devono essere sostenibili solo a livello economico, ma anche sociale, a prescindere dalle condizioni di ogni singola persona. Durante il Covid si è evidenziata la funzione sociale dello sport, soprattutto per i disabili e le loro famiglie. Tutta la funzione sociale deve essere valorizzata, dobbiamo far squadra per costruire lo sport del futuro per tutti“, ha aggiunto il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli.


Dopo l’intervento delle istituzioni, sono state presentate le buone pratiche di sport amatoriale, come viste dalla Confederazione internazionale dello sport per tutti che, da sola, associa decine di organizzazioni di sport di base nel mondo, in rappresentanza di oltre 50 Nazioni.

Per il panel dedicato alle politiche giovanili in ambito sportivo, è stato presentato  il progetto europeo “YOULead” volto alla formazione di giovani manager sportivi; per il panel dedicato alla sostenibilità ambientale, sono state illustrate le linee guida che il gruppo “green” di CSIT ha costruito per i suoi grandi eventi sportivi, perché, a partire dal 2023 rispecchino alti standard di risparmio energetico e rispetto ambientale; per il panel sulla parità di genere, è stato presentato come buona pratica il progetto europeo “Eu MamaNet”, vale a dire la costruzione del primo Festival internazionale di MamaNet, il cachibol riservato alle sole mamme e alle donne over 30 e pensato proprio per avvicinare le donne adulte al mondo dello sport di base, in una chiave “family friendly”.

Tutti case studies che toccano molto da vicino l’Italia. Il progetto YOULead ha riguardato anche il team di giovani manager sportivi cresciuti formati all’interno dell’ente di promozione sportiva AiCS, molti dei quali sono poi stati impegnati nel tempo nell’organizzazione di grandi eventi sportivi e di camp sportivi internazionali: il Forum mondiale sarà l’occasione per concretamente dare voce ai giovani leader che dal 2018 sono stati inseriti in un percorso di formazione targato CSIT e che rappresenteranno le loro organizzazioni nazionali presentando ciascuno gli International Youth Sports Camps; il debutto dei grandi eventi sportivi “green” di CSIT sarà proprio in Italia dove, nel settembre del 2023, si svolgeranno (a Cervia, in Romagna) i World Sports Games – giochi mondiali amatoriali promossi dalla stessa Confederazione internazionale dello sport per tutti e che, in ogni edizione, coinvolgono circa 5mila tra atleti e tecnici sportivi; e infine il Festival internazionale di MamaNet che si terrà in Italia a settembre del 2023 è un progetto targato AiCS e che riguarda una disciplina sportiva che in Italia solo AiCS promuove, a beneficio di circa 1.500 donne in tutto il Paese. 

SCARICA QUI TUTTE LE FOTO DELLA MATTINATA