L’ 8 aprile scorso al CNEL. Molea: “Così rendiamo i nostri ambiti sportivi luoghi accoglienti e combattiamo il rischio di discriminazioni” – L’indomani con la vice ministra al Welfare Maria Teresa Bellucci insieme ai rappresentanti dello sport italiano e dell’Agenzia giovani
Portare al centro del dibattito il valore universale dell’ascolto dando la parola ai ragazzi stessi e riconoscendo l’importanza e il valore del loro contributo presentandoli alle Istituzioni. È questo l’obiettivo dell’evento organizzato da Telefono Azzurro e CNEL – Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro in occasione della Prima Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori istituita dalla Repubblica Italiana nel luglio dello scorso anno su iniziativa dello stesso Telefono Azzurro.
L’evento, dal titolo “Un bambino ascoltato sarà un adulto sereno” e ospitato presso la sede del CNEL, è partito da Roma l’8 aprile per spostarsi l’indomani a Milano, Palermo e Treviso.
Prima tappa di un nuovo percorso istituzionale di apertura ai giovani e ai loro bisogni, questo incontro strategico ha permesso ad alcuni studenti di partecipare attivamente a un dibattito che li riguarda in prima persona e di cui sono stati protagonisti indiscussi. I ragazzi presenti si sono liberamente espressi sui loro problemi quotidiani e sulle possibili prospettive di cambiamento: un contributo fondamentale per i rappresentanti di Istituzioni politiche e Università per comprendere a fondo il senso e la forza dell’ascolto e portare chiaro e forte il messaggio all’attenzione del Parlamento.
Al centro del dibattito di queste due giornate c’è infatti il valore universale dell’ascolto, su cui si fonda, da sempre, l’operato di Telefono Azzurro. Ascoltare in modo attivo la voce di bambini e adolescenti e confrontarsi con loro è presupposto essenziale per la loro tutela e per l’attuazione dei loro diritti. Essere ascoltati è un loro fondamentale diritto. La Giornata Nazionale dell’Ascolto chiama a una riflessione allargata e concreta su come dare ogni giorno concretezza a questo principio.
Studi e ricerche – presentati a Roma alle Istituzioni – dimostrano che l’ascolto attivo ha un impatto positivo sull’autostima dei bambini, sulla loro capacità di costruire relazioni e sul senso di appartenenza alla comunità, elementi fondamentali per la costruzione di una personalità adulta sana e consapevole. La percezione di essere ascoltati riduce i rischi di isolamento sociale e comportamenti aggressivi (bullismo, cyberbullismo), contribuendo a una crescita più equilibrata e armoniosa del bambino. Creare ambienti sicuri e accoglienti, in cui i giovani si sentano liberi di esprimere le proprie emozioni e preoccupazioni, permette di individuare tempestivamente segnali di disagio e di intervenire in modo efficace, evitando l’aggravarsi di problematiche psicologiche e sociali.
Dal canto suo, AiCS – da tempo partner di Telefono Azzurro e sostenitrice dei momenti di confronto a tutela degli under 18 – ha portato i dati raccolti dal suo osservatorio circa discriminazioni ed episodi di bullismo e raccontato le sue buone pratiche di inclusione: invitato a intervenire, il presidente Molea ha portato l’esperienza del Tesseramento Alias, dei codici di condotta attivati rispetto all’obbligo di Safeguarding, e dei progetti inclusivi e che promuovono la coesione del gruppo e il sostegno a chi è a rischio emarginazione.
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L’indomani al Foro Italico, la Giornata è stata celebrata anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Sport e Salute e AIG: insieme, hanno previsto una serie di iniziative di sensibilizzazione, a partire dalla realizzazione di campagne di comunicazione rivolte a tutti i cittadini sull’importanza di ascoltare i minori e di favorire la loro partecipazione attiva alla vita sociale del Paese. In questa sede, AiCS era presente con il suo presidente Bruno Molea che ha avuto modo di incontrare la vice ministra al Lavoro e alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci. Al centro della giornata, il valore dello sport quale leva di ascolto, accoglienza, cura e protezione dei minori.
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I numeri sulla salute mentale degli adolescenti, diffusi dall’OMS e dall’UNICEF, tracciano un quadro
allarmante:
- Circa 166 milioni di adolescenti nel mondo (1 su 7 tra i 10 e i 19 anni) soffrono di problemi legati alla
salute mentale (ansia e disturbi del comportamento).
- I disturbi mentali sono la principale causa di disabilità tra i giovani europei, e molti si manifestano
già prima dei 14 anni.
- Secondo l’UNICEF Europa, nel 2022 più del 50% dei disturbi mentali diagnosticati non ha ricevuto
alcun tipo di assistenza o cura.
- In Europa occidentale, il tasso di suicidio tra adolescenti è aumentato del 10% negli ultimi 10 anni.
- Inoltre, quasi il 40% dei bambini e giovani europei ha dichiarato di sentirsi spesso triste, nervoso o
irritabile, e 1 su 4 ha segnalato pensieri ricorrenti di autolesionismo.
- Secondo OMS e UNICEF, oltre 80 Paesi nel mondo non offrono servizi di salute mentale adeguati per l’età evolutiva.
L’ 8 aprile scorso al CNEL. Molea: “Così rendiamo i nostri ambiti sportivi luoghi accoglienti e combattiamo il rischio di discriminazioni”
Portare al centro del dibattito il valore universale dell’ascolto dando la parola ai ragazzi stessi e riconoscendo l’importanza e il valore del loro contributo presentandoli alle Istituzioni. È questo l’obiettivo dell’evento organizzato da Telefono Azzurro e CNEL – Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro in occasione della Prima Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori istituita dalla Repubblica Italiana nel luglio dello scorso anno su iniziativa dello stesso Telefono Azzurro.
L’evento, dal titolo “Un bambino ascoltato sarà un adulto sereno” e ospitato presso la sede del CNEL, è partito da Roma l’8 aprile per spostarsi l’indomani a Milano, Palermo e Treviso.
Prima tappa di un nuovo percorso istituzionale di apertura ai giovani e ai loro bisogni, questo incontro strategico ha permesso ad alcuni studenti di partecipare attivamente a un dibattito che li riguarda in prima persona e di cui sono stati protagonisti indiscussi. I ragazzi presenti si sono liberamente espressi sui loro problemi quotidiani e sulle possibili prospettive di cambiamento: un contributo fondamentale per i rappresentanti di Istituzioni politiche e Università per comprendere a fondo il senso e la forza dell’ascolto e portare chiaro e forte il messaggio all’attenzione del Parlamento.
Al centro del dibattito di queste due giornate c’è infatti il valore universale dell’ascolto, su cui si fonda, da sempre, l’operato di Telefono Azzurro. Ascoltare in modo attivo la voce di bambini e adolescenti e confrontarsi con loro è presupposto essenziale per la loro tutela e per l’attuazione dei loro diritti. Essere ascoltati è un loro fondamentale diritto. La Giornata Nazionale dell’Ascolto chiama a una riflessione allargata e concreta su come dare ogni giorno concretezza a questo principio.
Studi e ricerche – presentati a Roma alle Istituzioni – dimostrano che l’ascolto attivo ha un impatto positivo sull’autostima dei bambini, sulla loro capacità di costruire relazioni e sul senso di appartenenza alla comunità, elementi fondamentali per la costruzione di una personalità adulta sana e consapevole. La percezione di essere ascoltati riduce i rischi di isolamento sociale e comportamenti aggressivi (bullismo, cyberbullismo), contribuendo a una crescita più equilibrata e armoniosa del bambino. Creare ambienti sicuri e accoglienti, in cui i giovani si sentano liberi di esprimere le proprie emozioni e preoccupazioni, permette di individuare tempestivamente segnali di disagio e di intervenire in modo efficace, evitando l’aggravarsi di problematiche psicologiche e sociali.
Dal canto suo, AiCS – da tempo partner di Telefono Azzurro e sostenitrice dei momenti di confronto a tutela degli under 18 – ha portato i dati raccolti dal suo osservatorio circa discriminazioni ed episodi di bullismo e raccontato le sue buone pratiche di inclusione: invitato a intervenire, il presidente Molea ha portato l’esperienza del Tesseramento Alias, dei codici di condotta attivati rispetto all’obbligo di Safeguarding, e dei progetti inclusivi e che promuovono la coesione del gruppo e il sostegno a chi è a rischio emarginazione.
I numeri sulla salute mentale degli adolescenti, diffusi dall’OMS e dall’UNICEF, tracciano un quadro
allarmante:
- Circa 166 milioni di adolescenti nel mondo (1 su 7 tra i 10 e i 19 anni) soffrono di problemi legati alla
salute mentale (ansia e disturbi del comportamento).
- I disturbi mentali sono la principale causa di disabilità tra i giovani europei, e molti si manifestano
già prima dei 14 anni.
- Secondo l’UNICEF Europa, nel 2022 più del 50% dei disturbi mentali diagnosticati non ha ricevuto
alcun tipo di assistenza o cura.
- In Europa occidentale, il tasso di suicidio tra adolescenti è aumentato del 10% negli ultimi 10 anni.
- Inoltre, quasi il 40% dei bambini e giovani europei ha dichiarato di sentirsi spesso triste, nervoso o
irritabile, e 1 su 4 ha segnalato pensieri ricorrenti di autolesionismo.
- Secondo OMS e UNICEF, oltre 80 Paesi nel mondo non offrono servizi di salute mentale adeguati per l’età evolutiva.