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Oltre 100 le persone prese in carico dai comitati provinciali negli ultimi 2 anni – Dai laboratori di scrittura ai lavori socialmente utile negli impianti sportivi; dal teatro sociale al calcio con gli agenti di polizia penitenziaria

Laboratori teatrali, di scrittura, di artigianato, e poi musicoterapia, sartoria, e – ovviamente – tanto e tanto sport. Sono diverse le attività di recupero sociale e di volontariato sociale che AiCS è in grado di offrire agli imputati in regime di messa alla prova o in carcere.

Nel 2021, AiCS ha infatti sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero alla Giustizia per l’assegnazione di lavori di pubblica utilità agli imputati messi alla provaA seguito dell’accordo sottoscritto, dal 2022, sono oltre 100 le persone messe alla prova prese in carico da AiCS45 sono state attivate e concluse tra il 2022 e il 2023, 67 sono state attivate, concluse o in via di svolgimento nel 2023. 78 cittadini imputati, di concerto con i referenti dei comitati provinciali, hanno attivato un programma di messa alla prova e sono in attesa della firma dei Presidenti dei Tribunali competenti e delle Direzioni degli Uffici interdistrettuale esecuzione penale esterna per rendere attivo il progetto. La media temporale per la conclusione attivazione di una messa alla prova è, individualmente, di 4 mesi.  200 le persone imputate che sono in attesa di essere inseriti nell’albo dei Comitati provinciali per attivare la pratica della messa alla prova. In totale, infine, sono ben 23 i comitati provinciali AiCS che ospitano, dal 2022, persone che hanno ottenuto la concessione giudiziale subordinata ai lavori di pubblica utilità: da La Spezia a Grosseto, da Potenza a Pordenone, da Roma a Sassari, Vicenza, Torino e molti altri. Con tutti loro, le attività sono tra le più disparate: dal sostegno alle attività dei comitati al supporto alla gestione degli impianti sportivi.

Ma non solo. Da decenni, AiCS è attiva anche nelle carceri, sia con minori che con adulti. A loro, per il loro recupero sociale, si garantiscono laboratori teatrali, laboratori artigianali e di scrittura e corsi sportivi – sia di allenamento che di formazione. Fiore all’occhiello della lunga attività di AiCS nelle carceri resta la Compagnia stabile Assai di Rebibbia, prima compagnia carceraria italiana, sostenuta fin dalla nascita dall’Associazione. Ma non solo: ad oggi, AiCS opera in oltre 20 carceri italiane – e negli istituti di pena minorile, dove garantisce anche corsi di informatica e orientamento al lavoro. Il tutto ha determinato, per AiCS, una tale esperienza nel settore, tanto che ad oggi il responsabile delle Politiche sociali di AiCS, Antonio Turco, è anche coordinatore del gruppo di lavoro persone private della libertà del Forum nazionale del Terzo Settore; e da tempo l’Associazione siede nella Conferenza nazionale volontariato e giustizia. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]