[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 23 giugno scorso, on line. Intervenuti tra i maggiori esperti in materia del Paese

Si è tenuto giovedì 23 giugno 2022 il Convegno nazionale online dedicato al tema della Giustizia Riparativa e al ruolo Terzo Settore, promosso dal  Settore Nazionale della Promozione Sociale AiCS in collaborazione con il gruppo di lavoro “Persone private della libertà” del Forum Nazionale del Terzo Settore: oltre 40 i presidenti dei comitati provinciali AiCS presenti alla sessione di lavoro.

Al centro dei lavori, l’imminente entrata in vigore della “Legge Cartabia”: la Ministra del Dicastero della Giustizia ha dato in carico a 5 commissioni di redigere il nuovo sistema civile, penale e penitenziario sulla base degli orientamenti e dei paradigmi della Giustizia Riparativa. Questa nuova dottrina sociale centralizza il proprio intervento sul rapporto tra l’autore del reato, la vittima e la comunità. L’impostazione di metodo offre, in prospettiva, al Terzo Settore un ruolo centrale dell’organizzazione in tutti i sottosistemi che potranno evitare il carcere a persone di bassissima pericolosità sociale o di favorire il reinserimento attivo dei detenuti.

La logica di base è dunque quella di ridurre l’odio sociale che rimane inalterato soprattutto nei sentimenti della vittima di reato quando non ha la possibilità di confrontarsi con l’autore del reato di cui la vittima subisce la conseguenza.

AiCS, da tempo, anche attraverso l’Istituto della Messa alla Prova, sta investendo energia e risorse per favorire entrambi i presupposti ideative di quelle che vengono definite “pratiche riparative”. Pratiche che saranno impostate soprattutto in interventi mirati all’interno delle scuole per circoscrivere il livello di bullismo e all’interno di tutte le agenzie sociali che possono accogliere persone che abbiamo fatto una concreta revisione critica delle proprie scelte di vita.

Relatori al Convegno, tra i maggiori esperti in materia: dopo la relazione introduttiva di Antonio Turco (responsabile Area di promozione sociale di AiCS), il meeting è stato aperto dall’intervento del Prof. Stefano Anastasia, Coordinatore Nazionale dei garanti regionali dei detenuti che ha specificato la natura del metodo che sarà la base della nuova configurazione sociale del nuovo sistema penal-penitenziario. E’ intervenuto successivamente l’Avv. Marco Cafiero, Responsabile del Settore Giustizia di comunità della FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) che ha evidenziato l’importanza della Legge anche e soprattutto per circoscrivere il livello di adesione agli schemi criminali di moltissimi giovani, attratti più degli atti devianti che da una partecipazione attiva alla vita civile. Un altro intervento molto apprezzato è stato quello della Dott.ssa Sonia Caronni, Garante comunale dei detenuti a Biella e Rappresentata del CNGA (Coordinamento Nazionale dei Centri di Accoglienza) che ha evidenziato la prospettiva della gestione delle “comunità riparative” e delle pratiche dei “Circles” alla base dei nuovi metodi operativi proposti dal paradigma della Giustizia Riparativa. Si è pronunciata inoltre, sulla positiva esperienza del polo riparativo di Varese dove è attiva una sperimentazione di notevole spessore sociale.

E’ stata poi la volta della Referente AiCS della progettazione nazionale e internazionale, dott.ssa Valeria Gherardini che ha opportunamente tracciato le linee di riferimento anche sul piano estremamente importante dell’accesso ai bandi e ai fondi europei che favoriranno la realizzazione di tutte le azioni esterne al mondo carcerario di cui si dovrà far carico il mondo civile e in particolare il Terzo Settore. La responsabile della progettazione ha inoltre sottolineato l’importanza della “formazione congiunta” tra gli operatori istituzionali della Giustizia e gli operatori del Terzo Settore.

Sullo stesso piano si è definito l’intervento appassionato della dott.ssa Lucia Avantaggiato, Responsabile dell’Ufficio formazione degli operatori della Direzione generale del DAP. Facendo riferimento ad alcuni episodi della sua carriera da Dirigente penitenziaria, la Dott.ssa ha usato parole e termini che hanno emozionato molti dei presenti che hanno espresso grande consenso per questo intervento.

Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale AiCS On.le Bruno Molea che ha ricordato l’impegno e gli sforzi del Settore della Promozione Sociale nell’individuare percorsi operativi che hanno offerto e continueranno ad offrire nuovi spazi di intervento alle nostre realtà di base.

Molea ha inoltre evidenziato al termine del proprio intervento la funzione aggregante esercitata dal Responsabile Nazionale delle Politiche Sociali AiCS come coordinamento del gruppo “Persone private della libertà” e del consenso ottenuto all’interno delle sfere direttive del Terzo Settore che stanno adeguando molti dei propri orientamenti sulla base delle indicazioni e dell’esperienza maturata da AiCS  in tema di Giustizia, di prevenzione e di reinserimento sociale.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]