Per ogni comitato AiCS, si attiveranno 3 vivai che organizzeranno 2 ore settimanali multidisciplinari sportivi per ragazz* tra gli 11 e i 16 anni e dedicheranno un’ora alla socializzazione. Il piano è realizzato con il contributo di Sport e Salute
Un piano dettagliato di formazione allo sport e di promozione degli stili di vita sani per i ragazz* dagli 11 ai 16 anni che, nella sua prima edizione, ha già riscosso grande successo e che ora punta alla fidelizzazione, volge il suo impegno alla lotta all’abbandono dello sport e si concentra sulle categorie e le famiglie più a rischio fragilità.
Attraverso l’attività fisica gratuita e l’attenzione al protagonismo giovanile, si intende agire sulla presa di coscienza per il risveglio dell’inclinazione alla solidarietà contro l’isolamento. Il progetto è promosso da AiCS e realizzato con il supporto finanziario di Sport e Salute S.p.A. e coinvolge già ad oggi 21 comitati territoriali AiCS che, da dicembre, daranno il via alle attività sportive.
Parole d’ordine. “I Vivai” saranno quindi all’insegna dello sport per tutti, dell’In-Formazione e della socializzazione. Dopo un primo progetto pilota, applicato alla fascia di età 11-14 anni, il piano socio-sportivo torna più ricco e particolareggiato nel 2025 e si prepara a unire attraverso l’attività fisica e i ‘team di formatori’. Si parte da dicembre con gli Open day per continuare, da gennaio a marzo, con 3 mesi di attività sportiva e cinque discipline diverse.
Il programma. Gli Open day serviranno non solo a presentare il progetto alle comunità cui si rivolge ma anche a istruire i team di formatori con l’obiettivo di accompagnare la crescita delle generazioni future, rendendole responsabili e consapevoli. Per ogni comitato AiCS si attiveranno 3 vivai che organizzeranno 2 ore settimanali multidisciplinari (per 5 sport diversi) e dedicheranno un’ora alla socializzazione. Il fine è quello di stimolare il ruolo attivo della persona nei processi socioculturali con attenzione al gap generazionale del drop-out, alle differenze di genere e agli effetti sui numeri della pratica sportiva, alla prevenzione del disagio sociale giovanile.
La scommessa. Al centro sta anche quindi la formazione degli operatori sportivi, secondo il binomio conoscenza e competenza, per contrastare il drop-out sportivo in età preadolescenziale. Per questo, AiCS si avvarrà del team di formatori composto da psicologi dello sport, nutrizionisti, operatori esperti delle tematiche indicate e di un esperto specializzato sull’attivazione del protagonismo giovanile. L’intento, a riguardo, è quello di spronare i frequentanti ad assumere un ruolo attivo rispetto all’abbandono sportivo e responsabilizzarli a far partecipare nuovi giovani alle attività sportive previste.
Vivai sani. Oltre a sport e comunità, attenzione anche agli stili di vita attenti alla salute alimentare. I focus saranno la sostenibilità, la stagionalità dei cibi e la cultura gastronomica del territorio. Vivai equi ed ecosostenibili dove abbattere il muro delle disuguaglianze e imbracciare la rivendicazione culturale della parità di genere.