La città di Bologna si è tinta di giallo e centomila persone sono scese in strada per un evento unico: l’arrivo di una tappa del Tour de France a Bologna. La centoventunesima edizione della competizione è infatti partita dall’Italia per la prima volta nella Storia, in omaggio alla prima vittoria di un ciclista italiano, Ottavio Bottecchia, avvenuta nel 1924. Per onorare questo passaggio storico, il Comitato Provinciale AICS di Bologna e il CID AICS (Centro Informazione Documentazione) hanno realizzato una mostra allestita in Salaborsa e visitabile dal 9 al 21 luglio.
“Vèlo – L’Italia al Tour de France” racconta attraverso le cartoline, i quotidiani d’epoca e le fotografie conservate dal CID, le illustrazioni di Leonardo Santoli, le poesie di Ezio Alessio Gensini e i bozzetti della graphic novel di Matteo Matteucci gli italiani vincitori del Tour; questi materiali sono custodi di un meraviglioso mondo passato, in connessione con l’evolversi della gara. Le tele e le poesie conducono alla scoperta dei volti e delle storie dei grandi campioni che, nel corso del Novecento, hanno con coraggio affrontato la gara più avventurosa, affascinante e appassionante della storia del ciclismo. Da Maurice-Francois Garin a Ottavio Bottecchia, da Learco Guerra e Fausto Coppi a Gino Bartali, da Gastone Nencini a Felice Gimondi, da Francesco Moser a Marco Pantani, da Vincenzo Nibali fino ai campioni dei giorni d’oggi: questi gli atleti che abitano la mostra.
Anche le donne sono protagoniste della storia ciclistica, che viene raccontata partendo da Alfonsina Strada, prima donna a partecipare al Giro d’Italia nel 1924, per arrivare a Vittoria Bussi che nel 2023 ha battuto il record dell’ora femminile ad Aguascalientes.
La bicicletta è stata fondamentale anche per il periodo storico della Resistenza, con
le staffette partigiane e Gino Bartali che, con coraggio, portavano messaggi, documenti e medicinali per salvare vite e condurci alla Liberazione dal Nazifascismo. La mostra racconterà quindi non solo la storia dei ciclisti e delle cicliste, ma anche della bicicletta come mezzo di emancipazione e rivoluzione.
L’inaugurazione della mostra si terrà martedì 9 luglio alle 18 in Salaborsa con ospite Giovanni Battista Nencini, figlio del campione Gastone Nencini, e con una speciale visita guidata dall’artista Leonardo Santoli, dalla scrittrice Miria Cappugi e dalla curatrice Monica Soprani.

Dopo l’inaugurazione, la mostra sarà visitabile fino al 21 luglio con ingresso libero e gratuito nei seguenti orari:
lunedì dalle 14 alle 20
martedì dalle 9 alle 20
mercoledì dalle 9 alle 20
giovedì dalle 9 alle 20
venerdì dalle 9 alle 20
sabato dalle 9 alle 19