Due dei pezzi più prestigiosi della collezione del Museo del calcio internazionale nel programma “Storie di maglie”
Nel 1974 la nazionale dei Paesi Bassi ha un problema: Johan Cruyff, il suo giocatore più forte e famoso, non può indossare la maglia arancione pensata dallo sponsor Adidas per i Mondiali che quell’anno si giocano in Germania.
Quattro anni più tardi, durante il Mondiale giocato in Argentina, la Francia di un giovane Platini si presenta alla partita contro l’Ungheria con la maglia sbagliata. La storia che scaturisce da questo errore ha dell’incredibile.
Due storie incredibili rappresentate da due dei cimeli più iconici del Museo del calcio internazionale che AiCS ha portato in giro per l’Italia nelle 14 tappe del “Viaggio con la storia del calcio” sono oggi protagoniste del format web tv “Storie di maglie”, di Repubblica tv.
Storie di maglie è il format Gedi Visual dedicato al racconto di leggendarie divise da calcio originali: dalla numero 14 arancione di Johan Cruyff, usata ai Mondiali del 1974, alla numero 10 bianconera che Michel Platini ha usato nel 1985 in occasione della Toyota Cup (così si chiamava all’epoca il Mondiale per club, ndr). Dalla rarissima maglia verde che l’Italia ha indossato nel 1954, contro l’Argentina, a quella del 1935 con cui Silvio Piola ha debuttato in nazionale maggiore. Un tuffo nel passato più iconico e glorioso del calcio, insomma, reso possibile dalla collaborazione con il Museo del Calcio Internazionale, esposizione permanente che vanta cimeli di ogni epoca provenienti da tutto il mondo, e con il Museo del Calcio di Coverciano, promosso dalla Figc, dedicato ai campioni della nazionale italiana.
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