[vc_row][vc_column][vc_column_text]Oltre ai due giornalisti sportivi, anche Bove della Roma, Stramaccioni allenatore e commentatore tv, Bergamini della Divisione Calcio a 5. Gravina (Figc): uniti per la promozione dei valori dello sport nel ricordo dell’eclettico e indimenticato Viola
Simona Rolandi, giornalista RAI e conduttrice della Domenica Sportiva; Marino Bartoletti, decano del giornalismo sportivo ma anche autore televisivo e teatrale; Edoardo Bove calciatore della Roma; Andrea Stramaccioni, allenatore e commentatore Tv; e Luca Bergamini, presidente della Divisione Calcio a 5.
Saranno loro a ricevere, lunedì 23 ottobre alle 17 nel Salone d’Onore del Coni, il 40° Premio AiCS di cultura sportiva “Beppe Viola”, il più ambito tra i riconoscimenti a giornalisti e sportivi che sappiano raccontare i valori positivi dello sport. Il Premio è stato presentato oggi nella sala Paolo Rossi della Figc, alla presenza del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, del presidente dell’Ordine dei giornalisti Lazio Guido D’Ubaldo (entrambi già destinatari del Premio nel 2005), del patron del Premio Raffaele Minichino, e del vice presidente vicario di AiCS Maurizio Toccafondi. I lavori sono stati condotti da Filippo Minichino.
“Ringrazio AiCS per il suo impegno in questo riconoscimento, giunto alla sua 40esima edizione – ha commentato Gravina – e dedicato a un grande giornalista, capace di saper comunicare le sfumature culturali del nostro mondo. E ringrazio Raffaele Minichino, anche patron del Trofeo di calcio giovanile Beppe Viola, per il suo legame con lo sport di base a cui siamo molto legati anche noi. La Figc è aperta e collabora nella promozione del calcio di base: questo premio si inserisce perfettamente in questa volontà”.
“Quarant’anni del Premio, e 60 anni di AiCS: significa che abbiamo passato insieme due terzi della nostra vita – ha aggiunto Toccafondi -. Questo perché crediamo negli stessi valori e nello sport come leva di educazione e rispetto. Crediamo che in un momento simile, promuovere i valori positivi dello sport sia un dovere sociale. E non solo perché in tempo di guerra, di crisi economica, lo sport ha ancora il grande potere di rasserenare e creare rapporti positivi, ma perché con lo sport appena entrato di diritto in costituzione è bene fare ogni sforzo pubblico per ricordarne il suo potere educativo e sociale”.
La cerimonia sarà trasmessa su Rete Oro martedì sera 24 ottobre dalle 21. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]