[vc_row][vc_column][vc_column_text]Martedì 28 marzo, il presidente di AiCS Bruno Molea – già coordinatore della Consulta Sport e Benessere del Forum Terzo Settore – è stato ascoltato in audizione assieme ai presidenti degli altri enti di promozione sportiva dalle Commissioni riunite VII (Cultura, scienza e istruzione) e XI (Lavoro pubblico e privato) della Camera dei deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo.

“Saluto con soddisfazione l’approdo alla riforma che introduce la figura del lavoratore sportivo – ha ribadito il presidente Molea -. La pandemia ha aiutato a puntare il faro su un vuoto normativo che nel tempo ha permesso, da una parte, di creare storture inaccettabili nel mondo del lavoro, e dall’altra di non garantire diritti a una figura di lavoratore che fino ad oggi non è stato possibile definire tale. Ciò detto, io credo che in alcuni punti la riforma lasci ancora il passo a vuoti e fraintendimenti che rischierebbero di vanificare il lavoro fatto”.

Cinque quelli sollevati:  il limite minimo delle 18 ore lavorative; il mancato riferimento alle figure amministrative, la definizione esatta dei vincoli del lavoratore contro il rischio partite iva “di massa”, i sostegni alle associazioni per aiutarle ad accogliere la riforma senza esborsi per gli utenti finali,  la proroga dei benefici contributivi.  

RIVEDI QUI L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MOLEA ALLE COMMISSIONI RIUNITE[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/6DKdx-m8ukI” align=”center” title=”Riforma lavoro sportivo, ASCOLTA l’audizione del presidente Molea alle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera”][/vc_column][/vc_row]