John Thomas Devitt è un ex campione di nuoto australiano nasce a Granville, il 4 febbraio 1937 ed all’età di soli 4 anni entra nel mondo del nuoto. Cresciuto a due passi dalla piscina olimpionica della sua città natale, il campione ha imparato a nuotare come parte del programma Learn to Swim, finanziato dal governo. Fu educato prima alla Holy Family Primary School, a The Trongate, a Granville East, e successivamente alla Parramatta Marist High School di Parramatta. Entrambe erano scuole cattoliche, dove anche lui nuotava in modo competitivo per la squadra della scuola. Devitt fu inizialmente addestrato da Tom Penny al Clyde Swim Club, con sede a Granville Pool, fino a quando non si sciolse nel 1947 e si trasferì al Manly Swim Club.

Le prime competizioni di John Thomas Devitt si svolsero in concorsi nazionali come i Campionati australiani del 1952 dove fu continuamente all’ombra del compagno di club Barry Darke, che fissò cinque record australiani nel loro gruppo di età. Devitt tornò nuovamente a competere con Darke nei campionati del 1953, finché quest’ultimo non si ritirò per diventare meccanico, lasciando Devitt dominare il suo gruppo di età. Sin da subito si specializza nel nuoto libero in particolare nelle brevi distanze. Velocissimo, sarebbe diventato il terrore degli avversari nei 50 e nei 100 metri stile libero ma per una scelta del team australiano in molte gare internazionali nelle brevi distanze, la squadra scelse di non gareggiare. E’ vincitore di ben 4 medaglie di cui 2 d’oro ai Giochi Olimpici: a Melbourne nel 1956 l’oro nella staffetta 4×200 metri stile libero e l’argento nei 100 metri stile libero; a Roma nel 1960 l’oro nei 100 metri stile libero ed il bronzo nella staffette 4×200 metri stile libero, dove si distinse anche come primatista mondiale dei 100 metri stile libero e della staffette 4×100 metri e 4×200 metri stile libero e 4×100 metri misti. Oggigiorno viene ricordato soprattutto per la discussa decisione dei giudici nella gara che lo vide sottrarre il meritato primo posto all’avversario americano Lance Larson. In quell’occasione l’arrivo dei due contendenti fu all’ultimo millesimo. Su ogni corsia vigilavano tre cronometristi e, a bordo vasca, tre giudici. I tempi venivano rilevati sia in maniera ufficiosa sia mediante apparecchiatura elettronica collegata alla pistola dello starter. Dei sei giudici coinvolti, tre videro vincitore Devitt e tre Larson. I tempi rilevati dai cronometristi, invece, furono per Larson uno 55,0? e due 55,1?, per Devitt tutti 55,2?. Per loro Larson aveva vinto in 55?1. Il giudice arbitro, lo svedese Hans Runstroemer però attribuì la vittoria all’australiano. Nel regolamento della Federazione internazionale di nuoto (FINA), al comma E dell’articolo 60 si leggeva: “Se in una gara i tempi registrati dai cronometristi non concordano con l’ordine d’arrivo stabilito dai giudici e se i tempi del nuotatore secondo classificato sono migliori, i nuotatori classificati primo e secondo saranno accreditati di un tempo ottenuto attraverso la media dei tempi registrati per i primi due posti”. In base a quel comma il giudice arbitro alzò il tempo di Larson a 55?2 e diede la vittoria a Devitt. Più tardi Max Ritter, presidente della FINA, confermò l’errore. In un comunicato ufficiale ammise: “Successive indagini effettuate sulle riprese cinematografiche pur non potendo cambiare il risultato sancito dalla FINA, confermarono l’esattezza del responso cronometrico, documentando che tra i due arrivi esisteva la differenza di un fotogramma”. Questo episodio segnò per il nuoto mondiale un cammino verso la precisione cronometrica che si basa oggi sul tocco della piastra a fine corsia. Devitt oltre questo episodio, che lo vide vincitore “immeritato”, è stato comunque un grande campione e 7 volte capitano della squadra australiana nelle competizioni internazionali ed oltre le medaglie olimpiche è stato vincitore dei Giochi del Commonwealth a Cardiff in Galles oltre a tour che lo hanno visto tra i vincitori in Giappone e nel Sud-Est asiatico, in Sud Africa, nelle Filippine ed in Europa.

Tra i riconoscimenti importanti alla sua carriera, nel 1979, vi è l’essere divenuto uno dei Membri dell’International Swimming Hall of Fame che vede partecipi atleti di livello assoluto e master e allenatori delle cinque discipline acquatiche (nuoto, nuoto di fondo, nuoto sincronizzato, tuffi e pallanuoto) ed altri soggetti, definiti contributori, che hanno avuto un impatto forte a livello internazionale soprattutto nella diffusione e nello sviluppo di tali discipline. Nel 1986, divenne membro dello Sport Australian Hall of Fame Sport e dell’Order of Australia nel 1989, ed ha ricevuto nel 2000 la prestigiosa Australian Sports Medal. Finita la sua carriera come nuotatore nel 1960, è passato dall’organizzazione Speedo come redattore dell’“International Swimmer” e come manager di gruppo britannico, europeo, canadese ed internazionale della nota azienda di costumi da bagno australiana. Nel 1979 insieme a Terry Gathercole, altro ex nuotatore australiano, fondarono una propria azienda di attrezzature acquatiche. Negli anni ’80 divenne amministratore olimpico e servì nell’esecutivo del comitato olimpico australiano. È stato coinvolto nell’offerta vincitrice di Sydney per le Olimpiadi estive del 2000 ed è stato il team manager australiano per i Giochi del Commonwealth del 2006.