Nato il 3 Novembre 1982, in Russia, a Solnechny, Evgenij Pljuscenko è uno dei pattinatori artistici su ghiaccio più vincenti della storia, così da guadagnarsi il titolo di “zar del ghiaccio”.
La carriera
Evgenij Pljuscenko iniziò a pattinare all’età di quattro anni dopo che la sua famiglia si trasferì a Volgograd. Vinse la sua prima competizione a sette anni e continuò ad allenarsi fino a quando, nel 1993, la pista di Volgograd fu chiusa. L’assenza di una pista di pattinaggio lo costrinse a trasferirsi a San Pietroburgo per essere seguito dal famoso coach Alexei Mishin. Questo fu un periodo difficile per Pljuscenko, ma grande aiuto gli fu offerto dal suo coach, il quale, spinto dalla compassione, decise di affittare una casa a San Pietroburgo per far sì che la madre del pattinatore potesse essere più presente nella sua vita quotidiana. Dopo quattro anni di duro allenamento, Pljuscenko partecipò al World Junior Figure Skating Championship del 1997. Vinse la competizione e subito dopo riuscì ad ottenere la medaglia di bronzo nella categoria Senior. Pljuscenko continuò negli anni successivi a dimostrare il suo grande talento vincendo nel 1998 lo Skate Canada International affermandosi come una delle promesse più grandi del pattinaggio di figura. Da qui in poi incominciò il suo predominio in tutte le competizioni tenutesi dal 1999 al 2006; vincendo tre titoli mondiali, cinque campionati europei, quattro finali del Grand Prix e sette titoli russi. Inoltre, riuscì a conquistare la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici del 2006 e quella d’argento di Salt Lake City 2002 e Vancouver 2010. A causa di un infortunio Pljuscenko fu costretto a ritirarsi da alcune competizioni fino a quando nel 2014 decise di partecipare ai Giochi Olimpici invernali di Soci in cui vinse una medaglia d’oro nella gara a squadre. Questa fu la sua ultima apparizione su ghiaccio, infatti, poco dopo annuncerà il suo ritiro dalle competizioni. Durante il riscaldamento della competizione dei singoli però, mentre stava tentando un salto, si è infortunato alla zona lombare e, dopo aver parlato con l’allenatore, ha deciso di ritirarsi. Prima di lasciare il ghiaccio si è scusato con il pubblico, che lo ha applaudito pur essendo sconvolto. Poco dopo si è saputo che il 2 marzo 2014 sarebbe stato nuovamente operato alla schiena.
Dopo le Olimpiadi di So?i 2014
Pljuš?enko si è ritirato ufficialmente dalle competizioni nel marzo del 2017. Dall’aprile 2017 è diventato allenatore di Adelina Sotnikova, Vladimir Samojlov e Serafima Sachanovi?. Ha aperto un’accademia di pattinaggio artistico chiamata “Angels of Pljuš?enko”.
La vita privata
Pljuscenko sposò nel 2005 Maria Ermak, una studentessa dell’università di San Pietroburgo. Ebbero un figlio nel 2006, Egor, ma nel febbraio del 2008 divorziarono. Partecipò attivamente alla vita politica e fu eletto nel 2007 come membro dell’assemblea legislativa di San Pietroburgo. Nel Settembre nel 2009, Pljuscenko sposò la produttrice musicale Yana Rudkovskaya da cui ebbe, nel 2013, il secondo figlio, Alexander, il cui nome fu scelto in onore del calciatore Alessandro Del Piero, amico e idolo del pattinatore.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
(Foto tratta dal suo profilo Facebook)