Filippo Magnini nasce a Pesaro il 2 febbraio 1982, inizia la sua carriera come mistista e ranista nuotando per il Pesaro Nuoto, ottenendo buoni risultati a livello nazionale. Si Trasferisce a Torino per studiare, continua a nuotare e qui viene cambiata la sua specialità, che diventa lo stile libero.

La carriera

Primatista italiano dei 100 sl (46”37 agli Europei 2008 a Fiume), ha vinto la medaglia d’oro nella stessa specialità ai mondiali 2005 e 2007 e agli europei 2004, 2006 e 2012, bronzo agli europei 2008. Grande delusione alle Olimpiadi 2008, quando è rimasto fuori dalla finale (per 4/100) nonostante avesse nuotato i 100 sl più veloci della sua carriera (ma va fatta la tara dei nuovi costumi).
Primatista italiano della 4×100 sl (3’11”48 l’11 agosto 2008 a Pechino con Alessandro Calvi, Christian Galenda, Marco Belotti), ha vinto con questa staffetta l’oro agli europei 2004 e 2006 e l’argento ai mondiali 2007. Primatista italiano della 4×200 sl (7’05”35 il 13 agosto 2008 a Pechino con Belotti, Emiliano Brembilla, Massimiliano Rosolino), ha vinto con questa staffetta l’oro agli europei 2004, 2006, 2008 e il bronzo alle Olimpiadi di Atene (2004). Nei 200 sl ha vinto il bronzo agli europei 2004 e 2006. Primatista italiano anche della 4×100 mista (3’34”32 il 15 agosto 2008 a Pechino con Mirco Di Tora, Alessandro Terrin, Mattia Nalesso).

Nel 2001 dopo aver conseguito il diploma di geometra, si trasferisce a Torino dove è tesserato per la società Rari Nantes. Qui Filippo decide di dedicarsi definitivamente al crawl, sotto la guida di Claudio Rossetto.
Nel 2003 ottiene la sua prima convocazione nella nazionale per i mondiali di Barcellona. Nella rassegna iridata ben figura nella staffetta 4×100 stile libero, dove nuota una prima frazione in batteria da 49″41, e un’ultima frazione in finale da 48″13, portando l’Italia al 6°.
La stagione 2003-2004, comincia per Magnini con i campionati europei in vasca corta di Dublino, dove nei 100 stile libero è secondo solo a Pieter van den Hoogenband (47″32, record italiano, contro il 46″81 dell’olandese): è la sua prima medaglia a livello internazionale.
Nel marzo 2004, ai campionati italiani assoluti primaverili, stupisce nei 200 stile libero nuotando 1’47″20 e un buon 100 stile libero in 49″09, nuovo record italiano. In maggio si svolgono i campionati europei di nuoto a Madrid: l’Italia ha buone possibilità nella 4×100 stile libero, e le sfrutta in pieno, vincendo l’oro in 3’15″66, soprattutto grazie al contributo decisivo di Filippo nell’ultima frazione (48″28). Il pesarese è uno tra i favoriti nei 100 stile libero (qualificatosi con il 1° tempo: 49″19) che,e, dopo una prima parte di gara d’attesa (passaggio ai 50 in 23″93), sorpassa l’olandese ai 75 metri e si invola verso il titolo continentale con il record italiano in 48″87. Ma è uno tra i favoriti anche nella distanza doppia dove, però, non riesce a impensierire Van den Hoogenband, e deve accontentarsi del bronzo a pari merito con Massimiliano Rosolino in 1’48″69.
Nella 4×200 stile libero contribuisce al trionfo dell’Italia con una frazione da 1’48″19. Con tre ori e un bronzo, Magnini si presenta alle Olimpiadi di Atene come uno tra i migliori e i più attesi atleti europei, ma la condizione non è la stessa e rinuncia anche a disputare i 200 stile libero. Nei 100 stile libero, nonostante una condizione non ottimale, si qualifica per la finale con il 3° tempo (48″91). In finale un passaggio troppo lento (23″84, contro i 22″80 del sudafricano Schoeman) gli precludono il podio e deve accontentarsi del 5° posto (48″99). Vince Pieter van den Hoogenband (48″17) su Roland Schoeman (48″23) e Ian Thorpe (48″56). Nella 4×200 stile libero Magnini nuota l’ultima frazione, nella quale difende la medaglia di bronzo, insieme a Brembilla, Rosolino e Cercato.
Dopo le Olimpiadi si trasferisce a Roma insieme al suo allenatore Rossetto. La sua nuova società è la Larus nuoto, la stessa di Massimiliano Rosolino. In questo periodo, Magnini conquista un titolo europeo a cui seguono quattro titoli italiani.
Ai campionati europei di nuoto in vasca corta del 2004, a Vienna perde i 100 stile libero dal francese Bousquet (47″66 contro 47″52), ma si riscatta prontamente battendo Rosolino sui 200m (1’44″57). Questi ottimi risultati sono solo il preludio allo straordinario e storico traguardo che arriva nel 2005 in Canada, ai Campionati Mondiali di Montreal.
Qui Magnini si presenta in ottima condizione. Esordisce nei 200 stile libero, ma viene eliminato per un soffio nelle semifinali (9° in 1’48″34). Determinato, centra la finale dei 100 stile libero in 48″73, 3° tempo di qualificazione dietro ai sudafricani Schoeman e Neethling, grandi favoriti. In finale Schoeman è velocissimo al passaggio dei 50 (22″42), ma anche Filippo spinge ottenendo a metà gara un ottimo tempo di passaggio per il suo standard (23″14, -0″03 rispetto al record mondiale di Pieter van den Hoogenband). La seconda vasca di Magnini è irresistibile, e sorpassa prima Ryk Neethling (terzo in 48″34), poi, negli ultimi 10 metri, Roland Schoeman (argento in 48″28), conquistando una storica medaglia d’oro per l’Italia con il tempo clamoroso di 48″12, seconda miglior prestazione di tutti i tempi, a soli 0″28 dal record di Pieter van den Hoogenband.
Filippo diventa così il primo italiano a vincere il titolo mondiale sui 100 stile libero.
Ormai campione affermato, si presenta ai campionati europei in vasca corta di Trieste, a dicembre 2005, con la responsabilità di dover portare all’Italia due medaglie d’oro. E il pesarese non tradisce: sui 100 stile libero, dopo una semifinale a suon di record europeo (46″55), in finale conduce una gara d’attacco (1° al passaggio in 22″49) e chiude con un nuovo record europeo (46″52). Queste prestazioni clamorose lo spingono a forzare a dismisura il passaggio ai 100m nella finale dei 200 stile libero (49″31, passaggio al di sotto del record del mondo di Thorpe). Cede un poco nel finale, chiudendo comunque con un tempo eccezionale e conquistando l’oro in 1’42″89.
Importante, nel 2006, la sua partecipazione alla tappa di coppa del mondo di New York (a febbraio), nella quale, dopo essere stato battuto sui 100 stile libero, mette in scena un duello spettacolare con il campionissimo statunitense Michael Phelps, duello dal quale esce sconfitto di soli 16 centesimi.
Abbastanza sottotono è poi la sua partecipazione ai campionati mondiali in vasca corta di Shangai nell’aprile dello stesso anno, ma è decisivo il suo contributo nelle due staffette italiane (4×100 e 4×200) che ottengono due prestigiosi titoli mondiali. L’appuntamento clou dell’estate 2006 sono gli europei di Budapest, dove Magnini è oro nei 100 stile libero, nella 4×100 e nella 4×200 stile libero; bronzo nei 200 stile libero. La finale dei 100 è molto tesa, ma riesce comunque a vincere in un “modesto” 48″79 battendo di misura l’arrembante svedese Stefan Nystrand e l’esperto fuoriclasse olandese Pieter van den Hoogenband. Per tutti è ormai “Re Magno”.
Nel dicembre 2006, nonostante una condizione non ancora massimale, Filippo conferma la sua tenacia ai campionati europei in vasca corta di Helsinki, dove, dopo aver trascinato l’Italia al bronzo nella 4×50 mista con una frazione nei 50 stile da 21″10, vince la tiratissima finale dei 100 stile libero con un eccellente 46”81. Il giorno seguente domina i 200 con una prestazione impressionante: passa ai 100 in 51″03, chiude in 51″51, per un 1’42″54 complessivo che è il nuovo record italiano.
Ai campionati mondiali di Melbourne 2007 gli avversari sono tanti e agguerriti. Già durante il primo giorno di gare, Magnini lancia un segnale chiarissimo: nuota l’ultima frazione della 4×100 stile italiana sia in batteria (47″39), sia in finale (47″18), conducendo l’Italia a uno storico argento a suon di record europeo. Ma Filippo si concentra sui 100m, anche se un problemino alla spalla gli impedisce di rendere al meglio. La finale è tesissima: riesce a produrre un passaggio molto veloce (23″24), ma manca di sufficiente brillantezza negli ultimi 50m per fare il vuoto. Il finale è incertissimo, con tutti gli otto concorrenti racchiusi in un soffio. Magnini la spunta di carattere (48″43), anche se deve condividere il primo gradino del podio con il bravo canadese Brent Hayden. Diventa così il terzo nuotatore della storia a ri-confermarsi campione del mondo sui 100 stile libero; in precedenza ci erano riusciti solo due campionissimi del calibro di Matt Biondi e Alexander Popov. È la consacrazione definitiva per il pesarese.
Nel 2008 la stagione comincia a Debrecen, con gli europei in corta. Magnini è chiamato a scontrarsi con atleti molto in forma sia sui 100m (Nystrand, autore poche settimane prima di uno stratosferico record del mondo, e il francese Bernard), sia sui 200m (il tedesco Biedermann). I 100 stile libero sono vinti da Bernard, che in una gara tesissima precede con 46″39 Nystrand e Magnini, autore di una buona prestazione (46″90). Sui 200 stile libero è ancora una volta il carattere del pesarese a fare la differenza: Magnini è oro in 1’43″50, e batte per soli 10 centesimi il tedesco Biedermann; per “Re Magno” si tratta del quarto titolo consecutivo agli europei in vasca corta sui 200 stile libero.
Poi, anche al campionato europeo in vasca lunga di Eindhoven in Olanda, Magnini non è nella migliore condizione, ma conduce comunque la staffetta 4×100 stile libero all’argento, nuotando la sua frazione in 48″20. Nei 100 s.l., quindi nuota 49″58 in batteria (11°) e 48″97 nelle semifinali (7°), in cui il francese Alain Bernard nuota il record del mondo in 47″60. In finale Magnini nuota comunque convinto dei propri mezzi, arrivando 3° in 48″53 (23″61-24″92) dietro a Bernard (47″50, record mondiale) e a Nystrand (48″40).

Dopo le Olimpiadi di Pechino 2008, nel mese di settembre è l’inviato dall’Honduras per la sesta edizione del programma tv di Rai Due “L’isola dei famosi”.
Dopo esser stato per lungo tempo sulle prime pagine dei giornali per la sua relazione con la super campionessa Federica Pellegrini, torna a far parlare di sé per meriti sportivi: quattro anni più tardi l’ultimo oro europeo: Re Magno vince i 100sl ai campionati europei di Debrecen del 2012.
Filippo, a poche settimane di inizio dalle Olimpiadi di Londra 2012, torna ancora sul gradino più alto del podio agli europei di nuoto di Debrecen (Ungheria), vincendo con una gara perfetta i 100 metri stile libero. Sicuramente è diventato il punto di riferimento della nazionale azzurra di nuoto, capitano indiscusso del team, staffettista insostituibile, presenza di grande spessore.
L’ultimo successo sarà di squadra con lo storico bronzo vinto dalla 4×100 stile ai mondiali di Kazan 2015.


Il 2 dicembre 2017 Filippo Magnini annuncia il suo ritiro dal nuoto agonistico, con queste sue parole: “Spero di aver scritto pagine importanti. Spero di aver insegnato qualcosa. Se andavo avanti a nuotare, era anche perché tanti giovani mi chiedevano di non smettere. E’ un pensiero che maturavo in questi giorni (…) ho deciso di dire addio al nuoto. Io sono felice con me stesso, voi per 27 anni siete stati la mia famiglia“.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico(Foto: Eurosport)