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Maurizio Stecca (Santarcangelo di Romagna, 9 marzo 1963) è un ex pugile italiano.

La carriera

Maurizio ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, inoltre è stato campione del mondo dei pesi piuma dal 28 gennaio 1989 all’11 novembre del 1989 e dal 26 gennaio 1991 al 16 maggio 1992. È il fratello del campione mondiale Loris Stecca. Inizia a praticare pugilato negli anni delle scuole medie, e grazie al suo spirito molto competitivo, dopo qualche mese era già campione d’Italia. La sua attività agonistica inizia nel 1984 allenato da Elio Ghelfi. Proprio in quell’anno giunge alla vittoria di maggior prestigio della sua carriera, ossia l’oro ai Giochi Olimpici disputati a Los Angeles. Dopo essere passato dalla categoria gallo a quella pesi piuma, a livello professionistico riesce a conquistare il titolo di Campione Mondiale WBO nel 1989. L’avversario di turno è una vecchia conoscenza, ovvero il dominicano Pedro Nolasco, l’avversario sconfitto nelle semifinali olimpioniche di cinque anni prima. La vittoria arrivò per abbandono alla 6° ripresa e così il titolo mondiale fu di Maurizio. Nel 1991 riuscì a riappropriarsi del titolo perso due anni prima nell’incontro di casa a Rimini, contro lo statunitense Louie Espinoza, battendo il dominicano Armando Juan Reyes per KOT al settimo round. Detenne il titolo fino al maggio del 1992, quando fu sconfitto a Londra dal locale Colin McMillan. Nel dicembre 1992 Maurizio vinse il Campionato Europeo contro il franco-algerino Fabrice Benichou, in Francia, a Clermondt Ferrandt. Dopo tre vittoriose difese, il titolo gli fu sottratto a Bolougne SurMer dal francese Herve Jacob, il 28 marzo del 1993 per intervento medico all’11° ripresa. Questa fu una sconfitta pesante, che aveva lasciato una ferita aperta nell’animo di Stecca e che il maggio successivo sancì la sua maggiore forza nella rivincita contro il francese, infliggendogli un ko al 10° round. Ma a settembre dello stesso anno sempre per mano francese (Stefan Haccoun) e sempre un intervento medico gli sottrasse nuovamente il titolo continentale. Il 22 marzo del 1995, sul ring di San benedetto del Tronto, Maurizio grazie a una vittoria ai punti al 12°round conquista il titolo tricolore nella categoria Super Piuma. Deciderà successivamente con quella stessa cintura nazionale di chiudere la sua carriera all’età di 32 anni.

Dopo aver deciso di chiudere la carriera agonistica, Maurizio Stecca decide di mettere la sua esperienza al servizio dei giovani pugili. Comincia ad insegnare ai ragazzi nella palestra della Libertas Rimini boxe e diviene presidente di questa società. Lascia questa carica per diventare allenatore a tutti gli effetti. Per fare ciò, serve la tessera della federazione. Stecca frequenta, allora, con successo il corso e diviene prima “aspirante allenatore” e, dal 1988, maestro.

Nel 1996 è commentatore sportivo della Rai per un anno e dal 1990 al 1997 diventa componente fisso di una formazione calcistica di ex atleti che disputa amichevoli per raccogliere fondi a scopo benefico. Poi, arriva l’avversario più temibile: una rara malattia del sangue: l’EPN (emoglobinuria parossistica notturna). Si tratta di una patologia acquisita con la quale Maurizio convive ancora oggi. Questo, però, non gli impedisce di essere protagonista come maestro nel mondo del pugilato e far parte del team della Nazionale italiana dilettanti.

Il 22 marzo 2017 è testimone oculare dell’attentato terroristico a Londra.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico.

(Fonte Foto: Leggo.it)

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