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Stefano Mei, corridore mezzofondista della nazionale italiana, nasce a La Spezia, il 3 febbraio 1963.
Atleta delle Fiamme Oro (Polizia di Stato), per tutta la sua carriera è stato allenato da Federico Leporati.

L’attività sportiva

Inizia la sua attività sportiva di rilievo facendosi notare per le sue qualità ai campionati studenteschi nel 1976 e con la partecipazione ai Giochi della Gioventù nel 1977.
I risultati non tardano ad arrivare e nel 1978 si piazza secondo nei 3.000 metri ai campionati italiani allievi, su pista. Due anni dopo, nel 1979 ottiene il primo titolo italiano e la prima maglia azzurra nella categoria juniores. Realizza un tempo nei 3.000 m di 8’08″64, all’epoca miglior prestazione di ogni tempo per la categoria, cui fecero seguito ben 43 presenze con la maglia azzurra. Nel 1980 stabilisce il record italiano allievi nei 1.500m (3’46″8) nei 2.000m (5’13″0) e nei 3.000m (8’03″71), mentre nel 1981 registra i record italiani juniores nei 1.500m (3’39″00) e nei 3.000m (7’56″87).

Nel 1986 registra il primato italiano assoluto sui 1.500m con 3’34″57 (prec. 3’35″79 Materazzi) e sui 3.000m con 7’42″85 (prec. 7’45″2 Fontanella).
Vince il titolo italiano dei 1.500m nel 1985 con il tempo di 3’38″71 e si aggiudica quello dei 5.000m nel 1984 (13’48″27) nel 1986 (13’56″61) nel 1989 (13’54″55) e nel 1991 (13’43″98). Ha detenuto il primato italiano sui 1.500 metri piani indoor (dal 1985 al 1992) e outdoor (dal 1986 al 1990), battuto solo da Gennaro Di Napoli, ed ancora oggi è suo il record italiano per la categoria junior dei 1.500 m, ottenuto, a soli 18 anni, a Bologna in 3’39″00.

Nel 1982 ai campionati europei di Atene si classifica all’ottavo posto nella batteria dei 1.500m. Nel 1983 ai campionati del mondo di Helsinki si classifica al nono posto nella semifinale dei 1.500m con il tempo di 3’41″78 (in batteria 3’39″93).

Nel 1984 alle Olimpiadi di Los Angeles si classifica al settimo posto nella semifinale dei 1.500m con il tempo di 3’37″96. Nel 1985, come rappresentante dell’Europa in Coppa del Mondo di Canberra, vince la medaglia d’argento nei 5.000m con il tempo di 14’05″99 alle spalle dell’americano Padilla (14’04″11). Nello stesso anno si classifica al terzo posto nella finale dei 1.500m nella Coppa Europa di Mosca con il tempo di 3’45″14 e si classifica al settimo posto ai Campionati Europei indoor di Atene nei 1.500m con il tempo di 3’41″26 (batt. 3’40″66). Si classifica al nono posto nella finale dei 3.000m ai Campionati del Mondo indoor di Parigi con il tempo di 8’03″01.

Conquista il titolo mondiale universitario dei 5.000 metri a Kobe (JAP).

Nel frattempo si specializza nelle gare più lunghe: nel 1986, ai Campionati Europei di Stoccarda vince la medaglia d’oro nei 10.000m con il tempo di 27’56″79 e la medaglia d’argento nei 5.000m con 13’11″57 alle spalle del britannico Jack Buckner (13’10″15). Sempre nel 1986, si aggiudica ai campionati europei indoor di Madrid la medaglia d’argento nei 3.000m con il tempo di 7’59″12 alle spalle dell’austriaco Millonig (7’59″08).

Fermato spesso da infortuni, nonostante una preparazione limitata nel 1988 riesce comunque a classificarsi al settimo posto nella finale olimpica di Seul dei 5.000m con il tempo di 13’26″17, miglior risultato sulla distanza di un atleta italiano.

Nel 1990, ai Campionati Europei di Spalato, vince la medaglia di bronzo nei 10.000m con il tempo di 28’04″46.

Dopo l’agonismo

Dopo la carriera agonistica si è dedicato a quella di dirigente sportivo. Nel 2001 è stato eletto nel Consiglio Nazionale della federazione di atletica; nello stesso anno è stato eletto anche consigliere nazionale del CONI e vicepresidente della Commissione Nazionale Atleti. Nel 2003 è stato nominato presidente dell’Associazione Italiana Olimpici. Nel 2008 candidato al Consiglio Federale è stato nuovamente eletto nel C.F. della Federazione di Atletica Italiana (FIDAL). Successivamente, nominato Presidente della Commissione Atleti della stessa federazione. Candidato alle ultime elezioni della FIdAL (che perde) non si perde d’animo e nell’assemblea nazionale degli Atleti Azzurri d’Italia conquista la presidenza. Ma la sua storia non finisce qui. Da buon agonista, il 31 gennaio del 2021 si candida e vince le elezioni della FIdAL con 31051 voti.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico.

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