[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ernesto Maserati (Voghera, 4 agosto 1898 – Bologna, 1º dicembre 1975) è stato un pilota automobilistico, ingegnere e imprenditore italiano. Era il più giovane dei fratelli Maserati (Alfieri, Bindo ed Ettore) con i quali fondò insieme la Casa del Tridente a Bologna, il 1º dicembre 1914. All’epoca era soltanto un’officina meccanica specializzata in elaborazioni di motori Daitto e Isotta Fraschini.

 

Durante la Prima Guerra Mondiale, tra la fine degli anni Dieci e l’inizio degli anni Venti del secolo scorso, si ritrova all’età di 16 anni da solo a gestire l’azienda perché l’unico di famiglia a non essere stato chiamato al Fronte. Inizialmente a capo dell’azienda c’era Alfieri Maserati che fu costretto a sostituire.

 

Ernesto però vuole diventare anche un protagonista nel mondo delle corse (la sua carriera di pilota iniziò esattamente nel 1924) e per questo cominciò ad esercitarsi sulle colline pistoiesi insieme a suo fratello Alfieri.  La sua guida pulita e prudente gli consente di conquistare due titoli italiani (nel 1927 e nel 1930). Nel 1931 prende parte al GP di Francia con una “Maserati 26M” insieme a Luigi Fagioli ma è costretto al ritiro dopo 45 giri per un problema ai freni.

 

Ernesto, già nel 1933, è soddisfatto dai risultati sportivi della Casa del Tridente che porta il suo cognome: Giuseppe Campari in Francia ottiene il primo successo del marchio in una delle Grandes Épreuves; Tazio Nuvolari si aggiudica il GP del Belgio dopo essere partito per ultimo e lo statunitense Whitney Straight a Brooklands diventa il primo driver non europeo a conquistare una gara rinomata per il brand emiliano.

Con la morte del fratello Alfieri ( nel 1932 a causa di un intervento chirurgico resosi necessario per salvare l’unico rene rimastogli), l’azienda di famiglia perde il suo uomo più significativo. Ernesto quindi divenne il direttore e l’ingegnere capo della Casa del Tridente. Era anche l’unico pilota della casa automobilistica. Quando l’azienda fu venduta ad Adolfo Orsi nel 1937, i fratelli Maserati rimasero nella società con un contratto di dieci anni. Ernesto, dopo la seconda guerra mondiale, infatti, partecipò allo sviluppo della Maserati A6. Nel 1947 lasciò la Maserati insieme ai fratelli Ettore e Bindo, per fondare una nuova casa automobilistica, la OSCA (Officine Specializzate Costruzione Automobili). Questa Casa ottiene numerosi successi di categoria ma pochi assoluti: la vittoria più rilevante è senza dubbio quella conquistata dalla MT4  – dotata di un motore 2.0 da 165 CV a distribuzione desmodromica – guidata dal famosi pilota  Stirling Moss alla 12 Ore di Sebring del 1954.

Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta i motori OSCA equipaggiano alcuni modelli Fiat come la 1500 S e la 1600 S. Nel 1964 l’azienda viene ceduta alla MV Agusta. Mentre Ettore e Bindo si ritirano a vita privata, Ernesto Maserati non intende abbandonare il mondo della meccanica. Si dedica alla progettazione di un motore a quattro tempi e continua a disegnare fino al giorno della sua morte, avvenuta il 12 gennaio 1975 a Bologna.

 

A cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]