[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sul palco, 8 detenute della sezione di massima sicurezza. Con loro, la storica compagnia di teatro carcerario “Stabile Assai”: è la prima volta in Italia

La sala teatro del carcere di massima sicurezza di Santa Maria Capua Vetere ha ospitato a fine dicembre lo spettacolo “Codominio Senna” scritto e diretto dal coordinatore dell’area di promozione sociale AiCS Antonio Turco, in collaborazione con la pedagogista Tamara Boccia.

A metterlo in scena, contribuendo anche alla stesura del testo, otto detenute della sezione di massima sicurezza dell’Istituto: per la prima volta, in Italia,  è stato possibile mettere in scena uno spettacolo con la contemporanea presenza di detenute in regime 41 bis e di attori: sul palco, c’era infatti anche la Compagnia Stabile Assai di Rebibbia, prima compagnia di teatro carcerario in Italia. Tra gli attori presenti Massimiliano Anania, con una lunga esperienza detentiva alle spalle.

L’evento è stato realizzato grazie alla sensibilità della Direttrice Donatella Rotundi e soprattutto della Responsabile Area Trattamento Giovanna Tesoro.

Lo spettacolo, arricchito dalla presenza dell’attore Giorgio Carosi e dei due musicisti Roberto Turco ed Enzo Pitta, ha avuto come tema centrale quello dello stigma e dell’ “etichettamento” sociale. Simbolicamente il condominio “Senna” (dal nome della sezione che ospita le detenute attrici) ha narrato la storia di un semilibero che torna in famiglia all’interno di un palazzo dove dovrà superare tutta una serie di pregiudizi delle famiglie che ci vivono. Come la maggior parte degli spettacoli della Compagnia Stabile Assai, la vicenda narrativa ha toccato il cuore del pubblico presente che a più riprese ha applaudito il susseguirsi delle scene.

All’interno dell’Istituto, il circolo “Il Profeta” dell’AiCS Roma è stabilmente presente da tre anni ottenendo sempre un grande consenso da parte della struttura direttiva, dell’area della sicurezza e dalle stesse detenute, molte delle quali condannate al Fine Pena Mai che, durante il percorso teatrale, per quell’asso di tempo viene dimenticato per la drammaticità di quello che questa condanna esprime.

Un particolare sostegno all’attività teatrale è offerto dal brillante e giovane Magistrato Marco Puglia, che di recente ha messo in scena, come regista, uno spettacolo teatrale con detenuti della sezione Volturno, portando la rappresentazione all’esterno del carcere, presso il teatro comunale di Caserta. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]