Giovedì 17 giugno nel carcere di massima sicurezza femminile: laboratori teatrali in corso da dicembre con l’associazione “Il profeta”

L’area della massima sicurezza femminile della casa di reclusione di Santa Maria Capua Vetere ha ospitato, sin dallo scorso dicembre, gli operatori dell’Associazione AiCS “Il Profeta” che hanno condotto un’importante sperimentazione di laboratorio teatrale.

Giovedì 17 giugno si terrà lo spettacolo “Un Amore Brigante” scritto e diretto da Antonio Turco (responsabile dell’area di promozione sociale di AiCS) e Tamara Boccia che ha visto coinvolte 18 attrici detenute di questa particolare area del carcere campano.

Lo spettacolo è stato dedicato alle vicende che nell’Italia post unitaria ha visto protagoniste molte donne del sud che hanno indossato abiti e ruoli maschili, salendo di “Andando a morire sulle montagne” vicino ai propri uomini. Si è trattato di una rappresentazione che ha ottenuto un grande consenso tra le attrici detenute, tutte condannate al regime del 4 bis, che si sono confrontate con una rivisitazione della storia del nostro Paese. L’aver scoperto che il reato più importante dello “Statuto Albertino” era, per gli uomini, la “renitenza alla leva”, che veniva punita con la fucilazione pubblica ha destato l’interesse della popolazione detenuta.L’esserci confrontati con il ruolo della camorra a sostegno della Spedizione dei Mille di Garibaldi ha consentito loro di comprendere anche la genesi del potere metropolitano e contadino di una delle maggiori organizzazioni criminali italiane.

La portata culturale dell’evento è stata particolarmente apprezzata dalla responsabile delle attività culturali dell’Istituto Giovanna Tesoro, dalla Responsabile dell’Area trattamentale Antonella Di Maio e in particolare dalla direttrice del carcere Elisabetta Palmieri.

Ad aprire lo spettacolo, il messaggio augurale del Presidente di AiCS Bruno Molea: presenti in sala anche il deputato Raffaele Bruno (firmatario del progetto di legge sul teatro in ogni carcere) e del Provveditore Regionale della Campania, Antonio Bullone. Presente anche il magistrato di sorveglianza Marco Puglia.

Il coordinamento artistico è di Antonio Turco. Le dinamiche pedagogiche e di gestione di gruppo sono state affidate a Tamara Boccia.

Dal punto di vista artistico un grande contributo è stato offerto dal batterista Lucio Turco, dal fisarmonicista Paolo Petrilli e dal bassista Roberto Turco.