George Herman “Babe” Ruth Jr è nato il 6 febbraio 1895, a Baltimora, Maryland, USA. Morì il 16 agosto del ’48.  Babe Ruth è considerato uno dei più grandi giocatori nella storia del baseball e un’icona sportiva che ha trasformato il gioco, rendendolo popolare a livello nazionale e mondiale. La sua straordinaria abilità nel battere fuoricampo, combinata con una personalità carismatica, ha reso il “Bambino” e il “Sultan of Swat” una leggenda immortale.

Gli Inizi
George Herman Ruth Jr. nacque in un quartiere povero di Baltimora e trascorse gran parte della sua infanzia in un riformatorio, la St. Mary’s Industrial School for Boys, dove imparò a giocare a baseball grazie ai frati. Il suo talento fu notato dai Boston Red Sox, che lo ingaggiarono nel 1914 come lanciatore.

L’Ascesa e il Passaggio agli Yankees
Con i Red Sox, Ruth si affermò come un eccellente lanciatore mancino, vincendo tre World Series (1915, 1916, 1918). Tuttavia, la sua potenza nel box di battuta attirò l’attenzione e lo portò a diventare un battitore a tempo pieno. Nel 1919, i Red Sox lo vendettero ai New York Yankees per una somma record, segnando uno dei trasferimenti più discussi nella storia dello sport.
Con gli Yankees, Ruth divenne il più grande slugger della sua epoca, stabilendo numerosi record di fuoricampo e trasformando il baseball in un gioco di potenza. Nel 1927 stabilì il record stagionale di 60 fuoricampo, un primato che resistette fino al 1961. Grazie al suo contributo, gli Yankees vinsero sette titoli dell’American League e quattro World Series.

Impatto sul Baseball
Babe Ruth rivoluzionò il baseball, rendendolo uno sport incentrato sull’attacco e sullo spettacolo dei fuoricampo. Il suo arrivo agli Yankees portò alla costruzione dello Yankee Stadium, noto come “The House That Ruth Built”. Il suo impatto mediatico contribuì a far crescere la popolarità del baseball, rendendolo lo sport nazionale degli Stati Uniti.

Ultimi Anni e Eredità
Dopo un breve periodo con i Boston Braves nel 1935, Ruth si ritirò. Tentò di rimanere nel baseball come allenatore, ma non gli fu mai offerta una posizione da manager. Negli ultimi anni della sua vita, combatté contro il cancro e morì il 16 agosto 1948.
Babe Ruth fu uno dei primi giocatori a essere inserito nella Hall of Fame del Baseball nel 1936. Ancora oggi, il suo nome è sinonimo di grandezza sportiva e il suo impatto sullo sport rimane indelebile.

Curiosità
Il numero di maglia 3 degli Yankees è stato ritirato in suo onore.
Ha finito la carriera con 714 fuoricampo, un record che resistette fino al 1974, quando fu superato da Hank Aaron.
Era noto per il suo stile di vita eccentrico, con eccessi in cibo, alcol e divertimenti.
Nel 1926 visitò l’Italia e incontrò Benito Mussolini. È stato protagonista di diversi film e documentari, tra cui The Babe Ruth Story (1948).

Babe Ruth non è stato solo un grande atleta, ma anche un’icona culturale che ha lasciato un segno indelebile nello sport e nella società americana. Il suo nome è sinonimo di eccellenza, e il suo contributo al baseball continua a ispirare generazioni di atleti.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico

Fonte Foto: Wikipedia, Di Irwin, La Broad, & Pudlin. – Questa image è disponibile presso la Divisione Stampe e Fotografie (Prints and Photographs Division) della Biblioteca del Congresso sotto l’ID digitale cph.3g07246.

George Herman “Babe” Ruth Jr è nato il 6 febbraio 1895, a Baltimora, Maryland, USA. Morì il 16 agosto del ’48.  Babe Ruth è considerato uno dei più grandi giocatori nella storia del baseball e un’icona sportiva che ha trasformato il gioco, rendendolo popolare a livello nazionale e mondiale. La sua straordinaria abilità nel battere fuoricampo, combinata con una personalità carismatica, ha reso il “Bambino” e il “Sultan of Swat” una leggenda immortale.

Gli Inizi
George Herman Ruth Jr. nacque in un quartiere povero di Baltimora e trascorse gran parte della sua infanzia in un riformatorio, la St. Mary’s Industrial School for Boys, dove imparò a giocare a baseball grazie ai frati. Il suo talento fu notato dai Boston Red Sox, che lo ingaggiarono nel 1914 come lanciatore.

L’Ascesa e il Passaggio agli Yankees
Con i Red Sox, Ruth si affermò come un eccellente lanciatore mancino, vincendo tre World Series (1915, 1916, 1918). Tuttavia, la sua potenza nel box di battuta attirò l’attenzione e lo portò a diventare un battitore a tempo pieno. Nel 1919, i Red Sox lo vendettero ai New York Yankees per una somma record, segnando uno dei trasferimenti più discussi nella storia dello sport.
Con gli Yankees, Ruth divenne il più grande slugger della sua epoca, stabilendo numerosi record di fuoricampo e trasformando il baseball in un gioco di potenza. Nel 1927 stabilì il record stagionale di 60 fuoricampo, un primato che resistette fino al 1961. Grazie al suo contributo, gli Yankees vinsero sette titoli dell’American League e quattro World Series.

Impatto sul Baseball
Babe Ruth rivoluzionò il baseball, rendendolo uno sport incentrato sull’attacco e sullo spettacolo dei fuoricampo. Il suo arrivo agli Yankees portò alla costruzione dello Yankee Stadium, noto come “The House That Ruth Built”. Il suo impatto mediatico contribuì a far crescere la popolarità del baseball, rendendolo lo sport nazionale degli Stati Uniti.

Ultimi Anni e Eredità
Dopo un breve periodo con i Boston Braves nel 1935, Ruth si ritirò. Tentò di rimanere nel baseball come allenatore, ma non gli fu mai offerta una posizione da manager. Negli ultimi anni della sua vita, combatté contro il cancro e morì il 16 agosto 1948.
Babe Ruth fu uno dei primi giocatori a essere inserito nella Hall of Fame del Baseball nel 1936. Ancora oggi, il suo nome è sinonimo di grandezza sportiva e il suo impatto sullo sport rimane indelebile.

Curiosità
Il numero di maglia 3 degli Yankees è stato ritirato in suo onore.
Ha finito la carriera con 714 fuoricampo, un record che resistette fino al 1974, quando fu superato da Hank Aaron.
Era noto per il suo stile di vita eccentrico, con eccessi in cibo, alcol e divertimenti.
Nel 1926 visitò l’Italia e incontrò Benito Mussolini. È stato protagonista di diversi film e documentari, tra cui The Babe Ruth Story (1948).

Babe Ruth non è stato solo un grande atleta, ma anche un’icona culturale che ha lasciato un segno indelebile nello sport e nella società americana. Il suo nome è sinonimo di eccellenza, e il suo contributo al baseball continua a ispirare generazioni di atleti.

Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico

Fonte Foto: Wikipedia, Di Irwin, La Broad, & Pudlin. – Questa image è disponibile presso la Divisione Stampe e Fotografie (Prints and Photographs Division) della Biblioteca del Congresso sotto l’ID digitale cph.3g07246.