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Cesare Rubini nasce a Trieste il 2 Novembre del 1923, considerato un atleta poliedrico in quanto riesce ad ottenere successi memorabili in due discipline sportive diverse, ossia basket e pallanuoto. Fu uno dei pochi atleti mondiali ad essere tanto grande da essere stato inserito nella “Hall of Fame”, sia di basket che di pallanuoto: nel 1994 a Springfield, Massachusetts, in quella di basket, e nel 2000 a Fort Lauderdale, in Florida, in quella degli sport acquatici.
La carriera
Cesare comincia a muovere i primi passi nel liceo di Trieste, e più tardi si iscrive all’università di Trieste, dove inizia la sua ascesa nello sport, con la pallacanestro, infatti viene nominato capitano della squadra universitaria. Tra gli anni 40’ e gli anni 50’ dello scorso secolo, Rubini ottiene la convocazione alle nazionali di entrambi gli sport, ma fu quando arrivò il momento delle Olimpiadi che dovette decidere da che parte andare e, nel 1948 scelse di far parte del “Settebello” della pallanuoto, per le Olimpiadi di Londra. La nazionale di pallanuoto, che era capitanata da Mauro Majoni, riuscì a superare nel girone finale il Belgio e l’ Olanda, conquistando così l’oro Olimpico. E’ con Rubini che nasce il mitico “Settebello d’oro”, che vedrà lui capitano della squadra e Majoni allenatore. Il “Settebello” conquisterà con Rubini capitano, 2 medaglie di bronzo alle Olimpiadi di Helsinki (1952) e agli europei di Torino (1954). Cesare non si fermerà però soltanto al ruolo di capitano, ma ricoprirà anche il ruolo di allenatore conquistando sei titoli italiani con la “Canottieri Olona” di Milano, la “Rari Nantes Napoli” e il “Camogli”, inoltre, come giocatore disputerà più di 84 incontri con la nazionale. Nello stesso periodo riesce ad ottenere notevoli successi anche nella pallacanestro, gioca con l’“Olimpia Milano” di Adolfo Bogoncelli. In 39 incontri, riesce a regalare alla nazionale italiana un argento agli europei di Ginevra, e prendere parte agli europei di Praga, di Parigi e di Mosca. Dal 1950 al 1954 conquista 5 campionati italiani consecutivi, tutti come giocatore-allenatore. Dal 1957 comincia a dedicarsi esclusivamente al ruolo di allenatore. Vincerà nove scudetti, disputerà 501 incontri con l’Olimpia, conquisterà una coppa dei campioni nel 1966, due coppe delle coppe nel 1971 e nel 1972, e sempre nel 1972 la Coppa Italia.
Dopo il ritiro
Dal 1976 Rubini diventa dirigente della Federazione Italiana Pallacanestro, dimostrando le sue capacità manageriali, contribuisce all’ argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980, all’oro agli Europei di Nantes del 1983, all’argento agli europei di Roma del 1991 ed al bronzo degli europei di Stoccarda del 1985.
Curiosità
Si può dire che Rubini ha giocato e vinto molto nella sua vita, in entrambi gli sport , la sua attività ha lasciato un segno che va oltre i campi da gioco. La medaglia d’oro vinta con la nazionale di pallanuoto alle Olimpiadi del 1948 a Londra, fu senza dubbio uno dei simboli della ricostruzione post bellica e diede inizio alla leggenda del “Settebello”. Con il basket, invece, ha segnato le tappe decisive dell’ affermazione del nostro sport in Italia e in Europa. Rubini è stato vincente in ogni cosa che ha fatto, e all’interno delle organizzazioni in cui ha scelto di operare. Se c’era lui, sia da giocatore, sia da allenatore, sia da dirigente, le vittorie arrivavano. Ciò che stupisce di lui è che partecipava sempre a sport di squadra rendendo chi stava con lui migliore e più efficace, era un grande uomo. Purtroppo Rubini viene a mancare il giorno 8 febbraio 2011, a Milano, all’età di 87 anni. Verrà intitolato alla sua memoria il “Palatrieste”, dov’ è affissa una grande targa con incisa la frase Cesare Rubini “il principe” olimpico di pallanuoto basketball hall of fame di Springfield, International swimming hall of fame 1923-2011.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte Foto: SuperBasket
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