Ivan Gotti nasce a San Pellegrino Terme (BG) il 28 marzo 1969.
È un ex ciclista su strada, vincitore di due edizioni del Giro d’Italia: una nel 1997, dopo un’avvincente sfida contro la precedente maglia rosa, il russo Pavel Tonkov, l’altra nel 1999, complice il discusso stop di Marco Pantani per livelli d’ematocrito troppo alti. Ha indossato anche la maglia gialla del Tour de France per due giorni nel 1995. Nel 2001 a 32 anni si ritira dopo essere stato accusato di doping.
La carriera
La carriera di Ivan inizia a 12 anni quando viene tesserato dalla Paladina Maffioletti, scuola ciclistica del bergamasco. A 18 anni abbandona definitivamente le corse podistiche per dedicarsi al ciclismo e già dalle prime corse si fa notare come un abile scalatore. Nel 1990 è uno dei ciclisti italiani più talentuosi soprattutto in salita e dimostra grande capacità di recupero. Nel 1991 passa professionista e l’anno successivo prende parte al suo primo Giro d’Italia, che conclude in ventitreesima posizione. Nel 1993 non partecipa ai grandi giri, mentre nel 1994 è nuovamente al Giro d’Italia con il team Polti, terminando la corsa rosa in sedicesima posizione. Per influenza nel 1995 è costretto a saltare il Giro e punta quindi sul Tour de France. Conquista la maglia gialla per due giorni dopo la caduta del leader Laurent Jalabert. Nel 1996 ottiene la sua prima vittoria da professionista nella 21a tappa del Giro (Cavalese – Aprica), dove conferma le sue doti da scalatore stabilendo il tuttora imbattuto record di ascesa del Mortirolo in 42’40”. Un infortunio subito durante il Tour, lo costringe a terminare la stagione in anticipo. Il 1997 è l’anno della consacrazione grazie alla vittoria del Giro, ottenuta gareggiando per la Saeco. Con una sola vittoria, quella di Cervinia nella 14a frazione, riesce a strappare la maglia rosa a Tonkov e a difenderla brillantemente fino al traguardo di Milano. Nel 1999 ottiene il bis al Giro, complice la famosa squalifica inflitta a Marco Pantani a sole due tappe dal termine, legittimando comunque la vittoria staccando il rivale diretto, Paolo Savoldelli, nella penultima frazione dell’Aprica. Dopo questi successi Gotti passa un periodo difficile e viene accusato anche di doping. Nel 2002 matura quindi la decisione di ritirarsi. Oggi vive a San Pellegrino Terme. Al termine della sua carriera l’amico imprenditore Pietro Ferrero, il proprietario dell’omonima multinazionale dolciaria morto nel 2011, gli offre un lavoro nella sua azienda.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, campione olimpico e giornalista