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Giovanni Gozzi nacque a Milano il 19 ottobre 1902.
Atleta di lotta greco-romana iniziò come peso gallo passando successivamente ai piuma. Ottenne il primo successo nel 1922, quando conquistò il titolo tricolore nei gallo.
In veste azzurra iniziò con l’Olimpiade del 1924 a Parigi fermandosi, però al terzo turno.
Nel 1925 partecipò ai Campionati Europei di Milano dove si classificò al secondo posto, sempre nella categoria gallo (58 Kg) , preceduto dall’ungherese Magyar.
Nel 1926 si riconfermò campione d’Italia e mantenne il titolo anche nel 1927. Sempre nel 1927 a Budapest, incontrò di nuovo l’ungherese Magyar ottenendo una clamorosa rivincita. Nel 1928 alle Olimpiadi di Amsterdam, dopo una lunga selezione si trovò in finale con altri tre atleti a pari punti negativi. Inconcepibile per una classifica olimpica, la giuria decise per il sorteggio, sfavorevole a Gozzi che pur essendo imbattuto, finì al terzo posto.
Nel 1928 partecipò ai Campionati Europei di Dortmund e, pur con una preparazione sommaria dovuta ad impegni di lavoro, riuscì a piazzarsi al quarto posto nei pesi piuma (68Kg). Il cambio di categoria però comportò difficoltà a causa della maggiore struttura e forza degli avversari. I successivi incontri internazionali a squadre lo videro sempre vittorioso e, avvicinandosi al periodo di preparazione collegiale per le Olimpiadi di Los Angeles, intensificò gli allenamenti tanto da essere incluso nella rosa degli olimpici per la terza volta aggiudicandosi l’oro olimpico nella sua originaria categoria: i gallo. Così, dopo ventiquattro anni si rinnovò il successo ottenuto da Porro a Londra nel 1908. Partecipò quindi agli Europei di Roma nel 1934 classificandosi terzo dietro al finlandese Pihlajamaki. Nonostante la lunga carriera e l’età cominciassero a pesare continuò ad allenarsi con assiduità per partecipare all’ Olimpiade di Berlino, sarebbe stata la sua quarta olimpiade, ma un incidente in allenamento gli tolse questa possibilità. Colse ancora successi in campo nazionale ed internazionale fino al 1943, quando chiuse la carriera vincendo il bronzo agli europei di Roma.
Dopo il ritiro
Terminata la carriera con 14 presenze in nazionale e le 3 partecipazioni olimpiche, divenne istruttore al Cral Broglio e poi all’ATM di Milano che era stata la sua società d’origine. Cavaliere d’Italia fin dal 1932 (anno dell’oro olimpico a Los Angeles), fu poi insignito della medaglia d’oro al valore sportivo e membro d’onore della Fiap. Rappresentò l’Italia in maglia azzurra per 14 volte. Morì in Arma al Taggio (Imperia) l’11 Agosto 1976.
Da Wikisport.eu, enciclopedia mondiale dello sport a cura di Daniele Masala, giornalista e campione olimpico
Fonte foto: archivio CONI.
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