[vc_row][vc_column][vc_column_text]Napoli, Salerno, Roma, Agrigento: tutte le esperienze di AiCS per aiutare i ragazzi a uscire fuori dal dolore. Laboratori efficaci sui giovani rei di violenza
Aiutare i giovanissimi a superare la violenza subita o a fare i conti con se stessi e con le vittime dei propri abusi. A questo servono i laboratori di scrittura creativa e di teatro terapia attivati da AiCS in diverse realtà sparse sul territorio nazionale. A riassumerle e a tenerle monitorate è l’area di Promozione sociale, attiva nel dipartimento Terzo Settore di AiCS, e coordinata da Antonio Turco.
Roma (Rocca di Papa), Napoli, Salerno (Nocera Inferiore), Agrigento: in questi territori, grazie all’attivazione di associazioni affiliate ad AiCS (come la comunità per minori IL Profeta, a Rocca di Papa) o grazie alle attività promosse direttamente dai comitati territoriali AiCS, l’Associazione cura laboratori teatrali o di scrittura creativa volti a mettere al centro il giovane e la propria esperienza, in chiave taumaturgica.
La comunità per minori Il Profeta ha attivato, durante il periodo settembre-dicembre 2021, percorsi terapeutici sia per minori autori di violenza sia per giovanissimi vittime di violenza. “Nello specifico – racconta nella sua relazione Antonio Turco, a capo dell’area di Promozione sociale – il percorso terapeutico, attivato da uno psicoterapeuta e da un’educatrice e dalla direttrice della struttura, ha aiutato in maniera considerevole il recupero di una serenità interiore dei giovani coinvolti. La comunità, iscritta al Comitato AiCS di Roma, è tesa a favorire il reinserimento sociale dei minori attraverso percorsi terapeutici e, soprattutto, con il contributo della realtà territoriale. In particolare, grazie al sostegno operativo dell’USSM di Roma e dei servizi sociali di Rocca di Papa, è stato predisposto un programma individualizzato per ogni singolo minore coinvolto in vicende in cui hanno subito violenze”.
A Napoli, il Comitato Provinciale AiCS si occupa dal 2015 dei processi di reinserimento sociale per gli immigrati che provengono dalla Libia, dalla Tunisia e dal Marocco. “In questo centro esiste un’attività laboratoriale di arte e teatro terapia che ha aiutato 4 minorenni, durante lo scorso anno, a recuperare una quota di serenità, considerate le violenze subite durante il viaggio dai paesi di origine e l’Italia”, spiega Turco.
A Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, da molti anni è attivo un laboratorio teatrale gestito da una teatro-terapeuta che ha utilizzato le proprie conoscenze per favorire il recupero di una partecipazione alla ri-traduzione scenica del dramma vissuto da donne, mogli e fidanzate di membri appartenenti ai clan camorristici. “Questa forma di teatro terapia è stata applicata nell’ultimo biennio nei confronti di 4 minorenni autori di atti di bullismo nei confronti di coetanei – precisa Turco -. Anche in questo caso ha avuto un significativo ruolo l’utilizzo delle tecniche riparative attraverso il confronto tra gli autori e le vittime di questi processi di bullismo”.
Ultima esperienza di citare è quella del Comitato Provinciale AiCS Agrigento dove, invece, viene utilizzata la scrittura creativa come strumento di aiuto e sostegno per minorenni autori e vittime di violenze sessuali. “L’utilizzo dell’auto narrazione, attraverso gli schemi della scrittura creativa, ha favorito l’assunzione di una diversa identità personologica da parte di ragazzi che hanno compreso il senso del danno prodotto”, chiosa il referente dell’area di Promozione sociale di AiCS. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]